“Toxic Influence: The Dark Side of Dove”, Greenpeace vs Unilever

Greenpeace UK lancia un chiaro messaggio a Unilever: il cambiamento è urgente e necessario. L’organizzazione ambientalista è online con un video dal titolo “Toxic Influence: The Dark Side of Dove” che mette in discussione la reputazione del marchio di bellezza Dove. Il documentario, diretto dalla regista nominata ai BAFTA Alice Russell, prende di mira il brand per gli impatti devastanti dell’inquinamento da plastica generato da Dove e dalla sua casa madre, Unilever. Il film è una reinterpretazione del video “Toxic Influence”, prodotto da Ogilvy nel 2022, e presenta coppie di madri e figlie che discutono inizialmente le loro reazioni positive alla pubblicità di Dove. Tuttavia, il tono cambia drasticamente quando emerge la verità sulla quantità di rifiuti di plastica associati al marchio, suscitando shock e repulsione. 
La data di uscita del video coincide con il ventesimo anniversario della campagna “Real Beauty” di Dove, che ha posizionato il marchio come un sostenitore di cause sociali e ambientali. Tuttavia, Dove e Unilever continuano a essere tra i maggiori inquinatori di plastica a livello globale. Un rapporto di Greenpeace International ha rivelato che Unilever è la più grande azienda venditrice di bustine di plastica (piccole confezioni di plastica usa e getta di prodotti di consumo) al mondo e si prevede che ne venderà 53 miliardi nel 2023, 1.700 al secondo. E proprio il brand Dove, uno dei marchi più importanti di Unilever, genera miliardi di unità di plastica monouso ogni anno, tra cui si stima che ci siano 6,4 miliardi di bustine.

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