UPA: nel 2024 l’Influencer Marketing vale 352 milioni di euro (+9% sul 2023)

A circa un anno dal “Pandoro Gate”, gli investimenti pubblicitari in influencer marketing continuano a crescere in linea con gli anni passati e quest’anno toccheranno quota 352 milioni di euro, segnando un aumento del +9% sul 2023.

È quanto emerso dalla survey realizzata da UPA presentata all’evento “Influencer Marketing”, giunto alla quarta edizione, che si è tenuto ieri a Milano al Teatro Franco Parenti. Una leva di comunicazione sempre più rilevante e imprescindibile, come hanno introdotto i “conduttori” Elisabetta Corazza, Digital Marketing & Strategist Consultant, e Alberto Vivaldelli, Responsabile Digital di UPA.«In realtà il “Pandoro Gate” ha dato l’opportunità di creare regole per far crescere la spesa – ha commentato Corazza -. L’IM viene molto utilizzato per dialogare con la GenZ, target difficile da raggiungere» ma, come ha rivelato la ricerca sviluppata da YouGov, “il trend di fiducia negativo emerge in particolare tra Gen-X e Boomer. Per mantenere la crescita il comparto deve lavorare su fiducia, trasparenza, specializzazione e creazione di contenuti su misura per garantire coerenza e rilevanza al pubblico di riferimento”.

Elisabetta Corazza e Alberto Vivaldelli

«Molto è stato fatto in questi anni sulla trasparenza della comunicazione commerciale anche nel mondo del web, grazie alla nostra Commissione giuridica, all’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria (IAP) che ha reso operativa la Digital Chart e alla regolamentazione dell’AGCM per quanto gli compete. Quest’anno la grande novità è costituita dal Codice di Condotta per gli Influencer di AGCOM, a cui hanno partecipato UPA e IAP assieme a decine di altri operatori di mercato. Anche se si tratta di un mercato non più nuovo, le aziende hanno ancora bisogno di tutele contrattuali e di orientarsi fra le tante sfaccettature e definizioni che lo accompagnano: non è un caso che quest’anno UPA abbia costituito un “gruppo advocacy” dedicato. L’ambito di lavoro più importante per i prossimi anni sarà quello della misurazione delle audience e dell’efficacia, e ciò deve includere anche le performance di questo specifico canale di comunicazione: perché gli influencer, i creator, l’advocacy sono veri e propri “media”, che si aggiungono a quelli già noti», ha dichiarato Marco Travaglia, Presidente di UPA, in apertura dei lavori.

A rappresentare il “gruppo advocacy” è stata Chloé Souchaire, Head of Advocacy & Influence di L’Oréal Italia, che ha sottolineato: «Lo scopo è quello di unire le forze per costruire il futuro del marketing: il tradizionale funnel di comunicazione molto lineare è infatti in evoluzione perché si è arricchito di tanti touchpoint. Il tavolo di lavoro ha evidenziato i seguenti temi da affrontare: quantificare le diverse voci di costo a totale mercato, definire in maniera precisa le diverse voci di costo tipicamente associate all’IM, aggiornare il quadro normativo e le tutele contrattuali per gli advertiser e misurare le audience e l’efficacia degli influencer».

Nella tavola rotonda finale Davide Gallino, Dirigente Ufficio Vigilanza Sanzioni Servizi Media AGCOM, ha illustrato le tempistiche per l’emanazione del Codice di Condotta per gli influencer. Il testo sarà esaminato a breve dal Consiglio dell’Autorità per poi andare in consultazione pubblica ed essere rilasciato all’inizio del prossimo anno. AGCOM e IAP (presente il Segretario Generale Vincenzo Guggino), hanno tratteggiato anche alcune possibili modalità di collaborazione concreta nell’ottica dello schema della coregolamentazione, che il Presidente della Commissione Giuridica UPA Domenico Pappalettera ha confermato essere molto promettente.

L’edizione 2024 di Influencer Marketing è stata supportata dai partner A.Manzoni, Ciaopeople, Dentsu, Ebiquity, Mediaplus – House of Communication, Mondadori Media, Open Influence, Sensemakers, Stardust, VA Consulting, YouGov.

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