Milano si conferma capitale della qualità della vita, Caltanissetta fanalino di coda

Presentata l’indagine ItaliaOggi-Ital Communications 2024. La 26ª edizione della ricerca, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, conferma il divario tra province del Centro-Nord e Sud e Isole.

Milano, Bolzano e Monza e Brianza conquistano i primi tre posti nella 26ª edizione dell’Indagine sulla qualità della vita, condotta da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma. La ricerca, che analizza nove dimensioni chiave del benessere, mette in evidenza il divario crescente tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno, dove le province continuano a fare fatica. In coda alla classifica si trovano Caltanissetta, Reggio Calabria e Agrigento.

Milano al vertice, il Sud soffre

I risultati dell’indagine 2024 evidenziano una netta separazione tra le province del Centro-Nord, capaci di garantire sviluppo economico, sicurezza e sostenibilità, e quelle del Sud e delle Isole, che registrano criticità in molte aree. Tuttavia, alcune province meridionali, come Caltanissetta, si distinguono positivamente nel “Sistema salute” e nella sicurezza, pur occupando le ultime posizioni in altre dimensioni.

“Dalla ricerca emerge principalmente il divario tra Centro-Nord e Sud Italia, con sacche di disagio sociale sempre più evidenti”, spiega Marino Longoni, Condirettore di ItaliaOggi. “Si conferma anche il trend positivo delle città metropolitane, che mostrano maggiore resilienza agli shock”.

Le migliori città: tra innovazione e benessere

Tra le prime dieci città, accanto a Milano, Bolzano e Monza e Brianza, spiccano Bologna e Trento, rispettivamente quarta e quinta, grazie alla capacità di combinare crescita economica e qualità della vita.

Focus sulle dimensioni d’analisi

L’indagine si basa su nove dimensioni principali che offrono una visione completa del benessere nelle province italiane:

  1. Affari e lavoro: Bolzano e Bologna guidano la classifica, mentre Napoli è ultima.
  2. Ambiente: Monza e  Brianza primeggiano, mentre Catania chiude la lista.
  3. Reati e sicurezza: Enna conquista il primo posto, mentre Rimini è ultima.
  4. Sicurezza sociale: Rovigo si distingue al vertice; Taranto è in fondo.
  5. Istruzione e formazione: Bologna si conferma leader, seguita da Trento e Trieste. Ultima posizione per Crotone.
  6. Popolazione: Bolzano domina anche questa dimensione, mentre Sud Sardegna chiude la classifica.
  7. Sistema salute: Isernia si piazza prima, seguita da Terni e Ancona. Ultima posizione per Vibo Valentia.
  8. Turismo: Bolzano eccelle, Enna è ultima.
  9. Reddito e ricchezza: Milano domina per il quinto anno consecutivo, seguita da Bologna. In fondo alla classifica, Crotone.

L’importanza di un’analisi approfondita

«Lo studio di Italia Oggi e Ital Communications si articola in 93 indicatori di base che raggruppano elementi come il lavoro, gli affari, la sicurezza, l’ambiente e la giustizia. Dalla ricerca di quest’anno emerge principalmente il divario tra Centro-Nord e Sud Italia, dove si evidenziano ampie sacche di disagio sociale, e vediamo inoltre la conferma di un elemento già presente negli anni passati, ovvero la crescita delle città metropolitane», ha commentato Marino Longoni, Condirettore di ItaliaOggi.

«L’indagine condotta da ItaliaOggi e Ital Communications, coordinata dall’Università Sapienza di Roma, rappresenta un passo significativo nell’evoluzione del concetto di qualità della vita, integrando nuovi parametri che rispecchiano le esigenze e le aspirazioni delle comunità moderne – ha sottolineato Attilio Lombardi, Founder di Ital Communications -. Come comunicatori, abbiamo la responsabilità di costruire ponti di dialogo e offrire all’opinione pubblica, ai mass media e alle istituzioni una visione chiara e accurata delle città in cui viviamo. Il nostro ruolo è quello di stimolare e facilitare un confronto informato, basato su dati verificati e contestualizzati, ispirando azioni concrete affinché le comunità possano partecipare attivamente ai processi decisionali che le riguardano. Solo attraverso una comunicazione trasparente e responsabile possiamo contribuire a costruire città in cui il benessere collettivo sia al centro delle politiche di sviluppo».

Spiega il responsabile dell’elaborazione dei dati Alessandro Polli, Docente di Statistica economica nel Dipartimento di Scienze sociali ed economiche dell’Università La Sapienza di Roma: «È un lavoro complicato, perché deve mettere assieme dati che sviluppiamo in maniera ponderata, connettendo un numero rilevante di indicatori. È un metodo che, alla prova dei fatti, funziona. Lo legittimano i commenti di chi rappresenta le stesse realtà promosse o bocciate per Qualità della Vita che, al netto della maggiore o minore soddisfazione legata alla posizione raggiunta, storicamente si riconoscono nelle classifiche finali della graduatoria».

Per maggiori dettagli e l’elenco completo delle classifiche, visita il sito ufficiale: qualitadellavita.italiaoggi.it.

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