Parole D’Amore – Il buongiorno di un flyer in formato 30×37
C’è dolcezza nelle headline sui volantini del super
Che lunedì, che mi aspetta! Ormai i ritmi di lavoro post summer sono svaniti e, con i primi freddi, si torna a quella produttività che non lascia spazio alla fuga.
Mi sono appena svegliato e quasi vorrei darmi per assente, come a scuola: passare la giornata sotto un metro di piumoni a farmi coccolare dalle serie TV anni ’80 (e magari preparare anche una cioccolata).
Invece mi alzo, spalanco la finestra, accendo la moka e tremo un po’ per quello che mi aspetta. Cinque mail anzi dieci, una delivery, un documento da anticipare, telefonate, banca, posta, tessera dei mezzi.
Ho un progress così vasto che la pagina del mio calendar non riesce a contenerlo e, disperata, mi descrive la giornata con un semplice bottone altro da cliccare per espanderla. Fuori il cielo è grigio e la città è triste, bagnata da una pioggerellina che dev’essere caduta quando ancora era buio.
Mi vesto, riempio lo zaino, faccio mente locale, bevo il primo caffè, lavo i denti e penso: aiuto. A voi non succede mai, davanti a una settimana che sembra insormontabile?
“Ma questa pubblicità” esplodo “…mabbasta! Non sarebbe meglio, forse, aprire un negozietto in campagna? O una gelateria lungo uno dei 4.100 km di costa? Anzi no, aspe, oggi vorrei essere uno shop assistant, tranquillo, rilassato, coi miei orari ben definiti!”.
Ma poi, prima di aprire il portone, sulla mensola della portineria noto un plico di flyer formato maxi. Coloratissimi. Ne raccolgo uno. È di una catena nazionale di punti vendita e, in prima pagina, c’è una headline davvero speciale. Immaginate qualcosa tipo: Per una nuova stagione, tutta da colorare. Sai quelle frasi che ti restituiscono all’istante l’entusiasmo? Che la vita, a un tratto, sembra una scatola con un bel fiocchetto da aprire e scoprire e vivere? Avvicino il naso alla carta, come faccio coi libri. Non so se sia stato io, a non averci fatto caso, ma negli ultimi mesi i volantini promozionali sono diventati splendidi. Hanno grafiche bellissime, sono stampati con una definizione da magazine e, spesso, le pagine sono tenute insieme da un leggerissimo punto colla che segue delicatamente la lunghezza della piega. Anche la carta, seppur leggera, ha quasi sempre una grana davvero invitante. E poi i contenuti: oltre ai cataloghi, e alle pagine dedicate alle offerte, scopro, spesso, dei box di testo, dei bodycopy da leggere, quasi delle rubriche.
Per un istante, mentre tengo in mano il fascicolo, senza piegarlo o stropicciarlo, mi immagino intento a scrivere un essay per i flyer di grande formato. Lì, in effetti, basta un attimo e sei in odore di bestseller. (“Quante volte è stato letto il tuo ultimo articolo?” e io, disinvolto: “Mah, sai, lo hanno stampato in centomila copie, distribuzione nazionale”).
Wooooooowww. Rido da solo, mentre annuso ancora una volta la carta, prima di riporlo, con delicatezza, nello zaino. Ho il desiderio di valorizzarlo, restituirgli l’importanza che merita: in fondo, è un prodotto di stampa. E quanto lavoro, per far arrivare questa copia gratuita sulla mensola della mia portineria: reparto grafico, fotografia, reparto esecutivo, copy, account, reparto stampa, confezione, distribuzione. Nel profumo di una brillante e profumata carta forse a 135 gr. c’è tutta la bellezza di questo lavoro, c’è tutta la filiera. E io non posso fare a meno di innamorarmi e andare ad affrontare il mio lunedì, tutto da colorare.
Michele D’Amore
Per Touchpoint News, ho scritto vari reportage e, soprattutto, una rubrica ospitata, periodicamente, sul Today. In questo numero, esco con un nuovo pezzo. Spero vi piaccia!