13° Forum WPP | TEH – Ambrosetti: per crescere occorre valorizzare il “capitale umano”

Servono maggiore cooperazione tra pubblico e privato, più formazione nelle nuove competenze, politiche a sostegno delle imprese e dei cittadini, investimenti sull’innovazione e sulla tecnologia per non perdere terreno internazionale in uno scenario dominato dall’IA e dove la comunicazione può essere una leva per il cambiamento

“Capitale umano e sviluppo del Paese: strategie di crescita e cambiamento”. È stato questo il focus del 13° Forum WPP | The European House – Ambrosetti che si è svolto lo scorso 22 novembre nella sede del Campus WPP di Milano. L’evento è dedicato al ruolo che può avere la comunicazione come driver per la società di domani ed è diventato un prezioso punto di riferimento per imprese, istituzioni e operatori del comparto. Una “Cernobbio della comunicazione” come l’ha battezzata il Chairman di WPP Italia Massimo Beduschi, per il quale «il primo esempio di “capitale umano” è proprio il Campus WPP con il 65% di donne di cui il 35% manager e oltre il 40% di dipendenti al di sotto dei 35 anni».

Attraverso speech individuali e tavole rotonde, la mattinata, moderata dalla giornalista Maria Latella, ha affrontato a tutto tondo i nodi nevralgici da sciogliere, per evidenziare gli aspetti in cui l’Italia deve recuperare gap importanti per attuare una trasformazione culturale verso la sostenibilità sociale. 

Situazione geopolitica ed economica internazionale – tra guerre in corso, la recente vittoria di Donald Trump alle elezioni USA, la difficoltà di conciliare innovazione e produttività -, calo demografico – l’Italia sta diventando un “Paese di vecchi” con una riduzione della popolazione attiva-, sviluppo energetico – con la corsa alle fonti rinnovabili e il cambiamento climatico – e tecnologico – in particolare nel settore sanità – sono stati i temi affrontati da Federico Rampini, Editorialista del Corriere della Sera, Laura Bottazzi, Professoressa Ordinaria di Economia all’Università di Bologna, Alessandro Rosina, Professore Ordinario di Demografia e Statistica Sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Stefano Marguccio, Deputy CEO di Sustainable Energy for All, e Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.

Valerio De Molli presenta l’Advisory Board

Valerio De Molli, Managing Partner & CEO, TEH – Ambrosetti e TEHA Group, ha illustrato i risultati del tredicesimo ciclo di lavoro dell’Advisory Board WPP | TEH – Ambrosetti, ha evidenziato come la sostenibilità declinata nelle sue dimensioni sociali sia al centro delle strategie di investimento, tanto che la stima al 2040 le proietta a 40 mila miliardi di dollari, con l’UE a fare la parte del leone con il 45% del totale. Purtroppo l’Italia presenta gravi criticità socioeconomiche: è 32ª per disuguaglianza dei redditi e unico Paese OCSE con salari reali in calo dal 1991.

L’8,3% delle famiglie vive in povertà assoluta, aumentate di 750.000 nuclei nell’ultimo decennio. I giovani affrontano difficoltà crescenti e le donne registrano il tasso di occupazione più basso in Europa (51,1%) e un gap salariale del 43%. La sfida sulle competenze e formazione deve essere un must perché, secondo De Molli, di fronte alla dispersione scolastica il 12,9% degli studenti sono analfabeti funzionali.

In Italia ci sono 459 mila laureati, la metà di quelli tedeschi, considerando che negli ultimi 10 anni la fuga di cervelli ha interessato 260 mila professionisti. Inoltre, le disuguaglianze economiche sono ampie: i più ricchi guadagnano 5,6 volte in più rispetto ai più poveri. Servono politiche inclusive e investimenti per un cambiamento culturale e un futuro migliore per le nuove generazioni. Il capitale umano rappresenta un elemento fondamentale per la crescita economica e sociale di un Paese: secondo l’Indice di Sostenibilità Sociale TEHA | WPP 2024 con un punteggio nel 2023 di 55,7/100, il nostro Paese si posiziona in fondo alla classifica europea.

Tuttavia, l’analisi rivela anche un importante punto di forza italiano, ossia l’eccellenza nell’ambito delle iniziative pubbliche e private, che si configurano come un presidio essenziale per contrastare le criticità della sostenibilità sociale nel Paese, come hanno approfondito Letizia Moratti, Parlamentare europea e Co-fondatrice della Fondazione San Patrignano, Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo (da remoto), Francesca Dell’Antoglietta, Emea Marketing and CSR Direction Optical  Retail di ExorLuxottica, Aldo Forte, Head of People and Organization Italy di Enel e Camilla Lunelli, Vicepresidente di Ferrari Trento.

Da sinistra Camilla Lunelli, Aldo Forte, Francesca Dell’Antoglietta, Letizia Moratti e Maria Latella

Il programma è proseguito con un panel su “Capitale Umano e Tecnologia: creare sinergie per guidare la crescita” ovvero le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale per ridurre i divari sociali ed economici e mettere l’individuo al centro dello sviluppo. Se non gestite con attenzione, queste tecnologie rischiano di ampliare le disuguaglianze economiche e sociali; tuttavia, investire nello sviluppo delle competenze e nel talento umano consente di sfruttarne il potenziale per stimolare la crescita e rafforzare la competitività del Paese. Sono intervenuti sul tema Bruno Siciliano, Professore di Controllo e Robotica all’Università di Napoli Federico II; Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR; Maximo Ibarra, CEO e General Manager di Engineering; Fabio Lazzerini, CEO di Com.Tel; ed Elisa Pagliarani, Direttore Generale di Poke House.

L’IA è stato anche il tema clou dell’intervista che Simona Maggini, Italy Country Manager di WPP ha condotto con Daniel Hulme, Chief Artificial Intelligence Officer di WPP e CEO & Founder di Satalia, che ha analizzato gli impatti dell’AI sulle aziende e sulla società e come la tecnologia possa promuovere la creatività, potenziando il talento umano.

Nel finale è intervenuta anche Maria Teresa Bellucci, Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, portando il suo contributo sulle priorità e le iniziative del Governo in materia di politiche del lavoro, formazione e inclusione sociale, offrendo una sintesi delle prospettive istituzionali su questi temi fondamentali.

«Il Forum, preso in eredità dal mio predecessore Massimo Costa, è un unicum: nessuna altra holding della comunicazione organizza un evento dal quale emergono così tanti input. L’intersezione tra pubblico e privato è la chiave per una trasformazione ed esiste già la collaborazione tra aziende, istituti di ricerca e atenei, ciò che manca è la parte pubblica a livello istituzionale. I rappresentanti del Governo e del Parlamento dovrebbero andare di più nelle aziende per rendersi conto del valore dei giovani che fa fatica ad “andare oltre”. Noi ci scontriamo quotidianamente: le ovvie logiche di profitto e un sistema lavorativo faticosissimo e con costi altissimi per le aziende non ci consentono di investire quanto vorremmo sulle persone più giovani. Ci servirebbe più aiuto e anche se “piccolo non è bello” in Italia non essere piccoli è difficilissimo perché non c’è il supporto che servirebbe», ha concluso Maggini, incaricata dei saluti finali. 

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