Mediaset guarda all’Europa e chiude il 2024 in salute
Il progetto internazionale di MFE potrebbe allargarsi ad altre nazioni europee
Sono soddisfacenti i risultati di Mediaset secondo l’AD Pier Silvio Berlusconi che li ha commentati lo scorso 11 dicembre nell’incontro di fine anno organizzato con i giornalisti negli studi di Cologno Monzese.
«Mediaset chiude un anno eccezionale nel vero senso della parola – spiega Pier Silvio Berlusconi -. Dal Covid abbiamo provato a cambiare il passo e il cambio di passo si vede, eccome. Tanto lavoro e tanto prodotto, nel 2024 supereremo le 9 mila ore di autoprodotto con una crescita di quasi il 20% rispetto al 2020. I risultati per fortuna sono arrivati, chiudiamo la seconda stagione, anzi il secondo anno solare, avendo raggiunto i risultati di ascolto del servizio pubblico. Mentre l’anno scorso per la prima volta nella storia li abbiamo superati. Siamo una televisione commerciale e lavoriamo per ottenere risultati pubblicitari e andiamo molto bene. La quota di contatti lordi delle campagne pubblicitarie raggiunta da Mediaset da sempre oscilla tra il 55% e il 56%. Come si sa, noi per i palinsesti spendiamo molto meno e questi risultati sono molto efficaci».
Come ha illustrato Federico di Chio, Direttore Marketing Strategico di Mediaset, il sistema Mediaset raggiunge ogni settimana il 96% della popolazione italiana +14: nel dettaglio, nelle 24 ore la TV 45 milioni di persone, il Digital 24,5 milioni, la Radio 24,8 milioni, il DOOH 1,5 milioni. I risultati di share pongono Mediaset al primo posto con il 40,2% di share in prime time e il 39,5% nelle 24 ore (quest’ultimo salito in cinque anni dal 36,4% al 39,5%). Nel solo autunno la share è stata del 41% in prime time e del 40,8% nelle 24 ore. Con Canale 5 in testa (16,3 in pt e al 18% nelle 24 ore). Anche Italia 1 ha vinto la sua battaglia con Rai 2 con il 6,7% nelle 24 ore e Rete4 ha superato La7 con 4,7% nelle 24 ore.
Ottimi risultati anche per il Digital che vede il gruppo di Cologno primo broadcaster in Italia con 9 miliardi e 486 milioni di video visti nel 2024 con un tempo speso di 875 milioni di ore (+46%).
I principali indicatori economici di MFE sono in crescita: +25,4% del valore di Borsa rispetto al -8,7% della media dei broadcaster europei da inizio d’anno a oggi; ricavi in aumento del 7,7% nei primi nove mesi dell’anno rispetto al +2,9% degli altri e un utile a +38,8% contro il +6,4%.
«Gli utili sono più che raddoppiati negli ultimi quattro anni, oltre 1 miliardo di euro nel totale dal 2021 al 2024 rispetto ai 454 milioni del periodo 2016-2019. Questo vuol dire che oggi anche il mercato crede nella nostra possibilità di crescere e nel nostro progetto di sviluppo. La nostra previsione è di chiudere l’anno con questa marcia, con un andamento allineato ai nove mesi. In questo risultato l’Italia è trainante, prova che la strategia del nostro sistema crossmediale, appena c’è mercato, è efficace e porta risultati eccellenti: è proprio questo il modello di sviluppo che vorremmo estendere al progetto di broadcaster europeo», ha aggiunto Berlusconi.
Il progetto internazionale del Biscione di conseguenza proseguirà nel 2025, anzi potrà essere accelerato. La società, oltre a valutare l’ipotesi di un’offerta pubblica per un take over sulla tedesca Prosieben, della quale detiene già il 29,9% del capitale a un passo dall’obbligo di Opa, guarda per la sua espansione internazionale al Portogallo, ma anche a Olanda e Polonia, senza ignorare l’interesse sui mercati Francia e Regno Unito.
«Siamo pronti a capire se e cosa sarà giusto fare in Germania ma siamo pronti anche ad altro, non solo in Germania dove la situazione è molto complicata: crisi economica, politica, dell’automotive. Siamo in una fase nella quale vogliamo capire meglio, ma ribadiamo che noi abbiamo un progetto industriale in cui crediamo, abbiamo la prova che unire le forze con sinergie con un altro Paese, come in Spagna, funziona e quindi vogliamo andare avanti».
Durante la serata, non è mancato il commento relativo alla decisione del Tar della Liguria di indire una gara d’appalto da parte del Comune di Sanremo per l’organizzazione del Festival di Sanremo.
«Il Festival è un pezzo di Rai e la Rai è la vera forza del Festival: da italiano mi auguro che rimanga dove è», ha detto Berlusconi ribadendo di non aver nessuna intenzione «di scendere in politica. Voglio continuare a fare il mio mestiere, amo Mediaset e penso che il mio lavoro non sia finito». Per quanto riguarda i palinsesti si è dichiarato molto contento di This Is Me, per il quale si è sbilanciato ipotizzando una seconda edizione, mentre «La Talpa è stato un progetto travagliato che commercialmente non ha funzionato molto bene ma che è stato un esperimento di crossmedialità tra contenuto TV e contenuto web, in cui crediamo».