Wavemaker Italy cresce anche nel 2024 (+10%) e punta sull’innovazione

Il fattore distintivo rimarrà la capacità di combinare dati, tecnologia e talento umano. Il CEO Luca Vergani: «Tra le principali sfide e opportunità c’è sicuramente l’IA»

È una leadership consolidata quella di Wavemaker Italy, l’agenzia appartenente a GroupM (WPP), che anche nel 2024 si è confermata come la prima agenzia media in Italia con oltre 150 clienti attivi (fonte COMvergence Billings Rankings & Shares 2023) e una rosa ampia di aziende medio-piccole in portfolio, quest’ultimo tratto distintivo della sigla. La crescita complessiva ha segnato +10%, con un +20% nella consulenza strategica e un +30% nei servizi legati a e-commerce e tecnologia. Ieri il CEO Luca Vergani ha incontrato la stampa nell’annuale appuntamento per raccontare i risultati ottenuti e le nuove sfide, sottolineando l’impegno costante su innovazione e su una visione strategica orientata al futuro.

Luca Vergani

«Nel 2024, Wavemaker ha partecipato a oltre 50 gare vincendone il 76% (tasso di conversione calcolato sui volumi) – ha spiegato il CEO -. Abbiamo difeso i budget Sky, Bolton e L’Oréal e acquisito, tra gli altri, Bata, Furla e NGG. Siamo chiamati in gara spesso e nel 2025 ci aspettiamo che la maggior parte dei pitch sia in partenza attorno ad aprile e maggio. La mia speranza è, comunque, che il mercato si abitui a farne meno perché sono procedure che mettono sotto stress il sistema delle agenzie e indeboliscono la capacità di generare qualità. Capitolo a parte è il tema delle gare pubbliche per le quali bisogna rispettare maggiormente le regole».

Secondo Vergani, l’andamento della sigla dello scorso anno ha messo in luce evidenze interessanti. «Ci hanno contattato aziende che dopo aver raggiunto l’efficienza massima in logica di ottimizzazione dei CPA non riuscendo a crescere sulle vendite vogliono tornare ad avere un contributo di planning per spingere su considerazione e awareness: questo è uno strappo sulle agenzie pure digital verso strategie a 360° che noi siamo in grado di garantire. E-commerce e Retail Media sono sulla cresta dell’onda ma devono essere accompagnati da azioni che danno un boost sulla costruzione di immagine: credo che questa sarà la sfida dei prossimi anni. Alcuni mezzi tradizionali sono tornati centrali nelle strategie integrate: in primis TV, radio e affissione, cresciuti e arricchiti con la parte digitale, che cresce di rimbalzo. Un’altra evidenza è che di fronte alla vittoria di gare globali da parte dell’internazionale, i clienti ci incaricano della strategia digital da gestire direttamente dall’Italia: questa è una grande opportunità perché come Wavemaker Italy moltiplichiamo le revenue su tutti mercati in cui si attiva la campagna mentre solitamente il digitale viene gestito a seconda dell’area geografica dai gli hub in UK e in Polonia».

Altro cuore pulsante di Wavemaker Italy è l’innovazione. «Oltre 50 aziende stanno utilizzando la ricerca proprietaria “The Attention Game”, sviluppata in collaborazione con GroupM Italy, integrando di fatto nuove metriche nei loro piani di marketing per ottimizzare le campagne – ha dichiarato il CEO -. Tra le evoluzioni più recenti, l’edizione 2024 con focus su TikTok offre insight strategici per il mercato con l’identificazione di 8 regole d’oro per la creazione di contenuti sulla piattaforma. WPP Open è invece il sistema operativo di marketing intelligente di WPP basato sull’IA che supporta la personalizzazione e l’efficienza delle campagne di marketing, favorendo la collaborazione con il cliente. Con WPP Open, possiamo accedere a un ecosistema globale di dati, tecnologie e competenze, in un ambiente che garantisce la protezione dei dati e la privacy sia di WPP che dei suoi clienti. Questo approccio ha permesso di sviluppare soluzioni personalizzate che non solo ottimizzano le performance delle campagne ma aprono anche nuove frontiere per il marketing del futuro». Rispetto alla dichiarazione del CEO Globale di GroupM Brian Lesser che “nel 2030 nessun piano media sarà effettuato da un essere umano”, Vergani è convinto che «la vera differenza la faranno le persone in grado di utilizzare l’IA».

Nel 2025, l’agenzia mira a proseguire nella promozione della crescita dei clienti attraverso un servizio consulenziale avanzato, guidato dalla filosofia della “positive provocation”. «Le nostre revenue sono divise al 50% tra i servizi di consulenza e il media, ma abbiamo clienti che gestiamo su sito, SEO, analytics ed e-commerce che non investono un solo euro in comunicazione classica. In termini di scalabilità e di crescita ci siamo spinti in nuovi territori per competere con le società di consulenza riuscendo a gestire strategie che combinano online e offline. Particolare attenzione sarà dedicata ad ambiti di crescente rilevanza come, ad esempio, l’e-commerce, il retail e il geoplanning, che rappresentano aree chiave per il mercato e per le strategie dei clienti». 

L’agenzia continuerà a investire con GroupM nell’innovazione tecnologica, nello sviluppo delle competenze dei propri talenti e nel rafforzamento delle partnership strategiche a vantaggio dei clienti. «Per affrontare la difficoltà di attrarre giovani in agenzia e comunicare l’attrattività del nostro lavoro abbiamo deciso di andare nelle università e di portarne una nel Campus WPP dove teniamo corsi di formazione, con l’obiettivo di esercitare un certo appeal e fare scouting», ha raccontato il CEO.

Il vero fattore distintivo di Wavemaker rimarrà la capacità di combinare dati, tecnologia e talento umano e l’impegno costante su valori come diversità, equità e inclusione. 

Riguardo alle stime di chiusura 2025, Vergani ha confermato le previsioni di GroupM rilasciate alla fine del 2024: a livello globale +7,7% (1.100 miliardi di dollari), a livello Italia è prevista una crescita più contenuta, nell’ordine del 2,0% (11,9 miliardi di €), «ma con dinamiche ancora da verificare nel corso dell’anno. Il punto di domanda più grande riguarda l’automotive: con le nuove regole europee sull’inquinamento se calano le vendite, di conseguenza nemmeno gli investimenti potranno crescere. Tra le principali sfide e opportunità c’è sicuramente l’IA, che potrebbe rappresentare un vero game changer, migliorando l’efficacia delle campagne e ottimizzando i costi, con un impatto positivo per l’intero settore media. Noi andremo all’attacco, come sempre», ha concluso Vergani.

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