
Come e perché adottare il CUSV: il 13 marzo a Milano un workshop dedicato
Un incontro di UPA, UNA, FCP, Auditel e Audicom con agenzie media, concessionarie e investitori
Facendo seguito alla proposta di UPA, UNA e FCP dello scorso luglio di rendere obbligatoria l’adozione del Codice univoco di tracciamento delle campagne video (il CUSV) entro il 1° luglio 2025, le tre associazioni promotrici unitamente ad Auditel e Audicom organizzano giovedì 13 marzo alle ore 10:30, presso il CMC in Largo Corsia de’ servi a Milano, un workshop con tutto il mercato – agenzie media, concessionarie e investitori – per risolvere ogni residuale problema incontrato dagli operatori in questi mesi e fornire tutte le soluzioni pratiche.

Fonte: Depositphotos
Il CUSV serve a garantire che lo stesso spot o video venga riconosciuto in modo univoco in tutti i contesti di utilizzo (TV, web, mobile, piattaforme on demand, ecc.). In questo modo si evita che uno stesso contenuto abbia identificativi diversi a seconda del mezzo di diffusione, semplificando enormemente le attività di rilevazione, monitoraggio e reportistica.
Il CUSV, pertanto, costituisce la garanzia che una campagna crossmediale sia riconosciuta, ricostruibile e misurata; ovvero, per esempio, che uno spot in TV e un pre-roll su canali digitali siano riconducibili alla stessa campagna in modo da avere un dato di “Total Campaign”.
Il CUSV viene generato un codice alfanumerico (spesso tramite piattaforme condivise o accordi tra associazioni di settore) che “segue” lo spot lungo tutta la catena di distribuzione. Ogni volta che lo spot o il video viene trasmesso, il sistema di rilevazione associa l’evento di trasmissione a quel preciso codice CUSV.
In fase di analisi, si possono sommare (o incrociare) i dati di diverse fonti (televisione, digital, ecc.) partendo dallo stesso identificativo univoco, evitando duplicazioni o confusione di contenuti.
Tra i vantaggi principali: Tracciamento omogeneo della “Total Campaign” – dati coerenti e confrontabili anche tra piattaforme differenti; Riduzione degli errori – un solo codice evita attribuzioni sbagliate o duplicazioni di spot con titoli simili; Analisi integrate – possibilità, in futuro, di unificare in un unico report la visibilità (viewability) e le performance di uno stesso spot su TV, web, social media, ecc.; Efficienza operativa – semplifica la gestione dei materiali creativi, dalla produzione alla messa in onda, e la verifica dell’effettiva erogazione delle campagne pubblicitarie.
Sul CUSV sono attivi diversi tavoli di lavoro che coinvolgono direttamente anche Auditel e Audicom e interlocuzioni avanzate con Audioutdoor per il sempre più significativo apporto in termini di offerta di spazi video digitali nei diversi ambienti urbani.
Il workshop sarà una prima, importante tappa di questo lavoro comune nonché occasione di confronto verso l’adozione del nuovo standard, che genera numerosi vantaggi per il mercato pubblicitario. Per quanto adottare il CUSV nella filiera della valutazione delle campagne non sia affatto complesso, obiettivo del workshop è quello di individuare ogni residuale problema incontrato dagli operatori che in questi mesi lo hanno utilizzato, fornire tutte le soluzioni pratiche già predisposte e indirizzare i tavoli di lavoro per sviluppare le ulteriori, eventuali azioni correttive necessarie.
Queste sono le ragioni di oggettiva rilevanza per cui tutte le associazioni di riferimento del mercato, assieme ai principali JIC di riferimento video, stanno operando per favorire la più ampia adozione del nuovo standard.
Il workshop sarà anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte.
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