
Festival di Sanremo, via al bando per chi trasmetterà le prossime edizioni
Il Festival di Sanremo si apre al mercato. Dopo oltre settant’anni di dominio quasi assoluto della Rai, il Comune di Sanremo ha ufficialmente pubblicato l’avviso di manifestazione di interesse per individuare un nuovo partner per l’organizzazione e la trasmissione in chiaro del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con una possibile proroga di due anni.

Il vincitore del 75° Festival di Sanremo Olly | ©Ph. Ufficio Stampa Rai
Una svolta epocale, arrivata a seguito della sentenza del TAR della Liguria, che lo scorso dicembre ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, obbligando l’amministrazione comunale ad attivare una procedura pubblica nel rispetto della concorrenza.
Nel dicembre 2024 il Tribunale ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto del Festival di Sanremo alla Rai, chiedendo al Comune di procedere con un bando pubblico, nel rispetto dei principi di concorrenza e trasparenza. Una decisione che ha scosso gli equilibri consolidati del più celebre evento mediatico italiano.
La Rai ha subito fatto ricorso, chiedendo la sospensiva al Consiglio di Stato. Ma anche lì, la giustizia amministrativa ha detto no: la sospensiva non è stata concessa e ora si attende solo la sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che arriverà nei prossimi mesi. Nel frattempo, però, il dado è stato tratto.
Festival di Sanremo: 40 giorni fissati per presentare il progetto
La procedura è divisa in due parti: la prima selettiva riguarderà la pubblicazione di un avviso pubblico per individuare il partner, la seconda negoziale consentirà di definire i termini finali della convenzione con il partner scelto. Così dal 9 aprile trascorreranno i 40 giorni fissati per presentare il progetto.
Potranno partecipare alla procedura “solo gli operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e che possiedano dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza”.
L’operatore con cui procedere alla fase negoziale sarà individuato sulla base dell’analisi dei progetti presentati e in ragione di alcuni elementi quali “la qualità artistica, la congruità della complessiva proposta artistica rispetto al profilo culturale storicamente assunto dal Festival, la capacità di valorizzare la kermesse, i marchi “Festival della Canzone Italiana” e “Festival di Sanremo”.
Il partner dovrà riconoscere al Comune un corrispettivo non inferiore a 6,5 milioni all’anno, oltre a una percentuale che sia di almeno l’uno per cento su tutti gli introiti derivanti dai proventi pubblicitari e dallo sfruttamento dei marchi concessi.
La Rai, ovviamente, sarà in prima fila con il proprio progetto per la presentazione del Festival di Sanremo ma ci potranno essere altri concorrenti nel panorama delle reti che trasmettono in chiaro nel nostro Paese.
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