Publicis Groupe: ricavi netti nel primo semestre a +9,7%, ma la crescita organica in Europa è a -16,5%
Il primo semestre di Publicis Groupe si chiude con ricavi netti a 4,774 miliardi di euro, in crescita del 9,7% rispetto alla prima metà del 2019, grazie all’impatto positivo dei tassi di cambio e soprattutto alle acquisizioni (in particolare quella di Epsilon), che contribuiscono con 743 milioni di euro. La crescita organica è però a -8%. Guardando al solo continente europeo, la crescita organica cala del 16,5% nel semestre e del -23,5% nel secondo trimestre. È in particolare nel secondo trimestre che si registrano i dati peggiori, a causa della pandemia in corso.
Arthur Sadoun, Chairman e CEO di Publicis Groupe, commenta: «I risultati che pubblichiamo oggi (ieri per chi legge) dimostrano che Publicis ha forti fondamenta per affrontare la crisi. Con la nostra trasformazione quasi completata, il vento a favore negli Stati Uniti e il continuo slancio nel new business, siamo partiti per un buon 2020. Come anticipato, nel secondo trimestre siamo stati colpiti dalle prime conseguenze economiche della crisi del coronavirus. Attraverso la nostra offerta unica che unisce perfettamente creatività, media, dati e tecnologia siamo stati in grado di ridurne l’impatto. Grazie alla nostra capacità di adattamento, al nostro modello basato sui Paesi e alla nostra forte cultura nella gestione dei costi, il Gruppo ha dimostrato capacità di ripresa finanziaria nel primo semestre, con un tasso di margine operativo del 13%, nonostante l’improvviso calo delle entrate nette da marzo. Allo stesso tempo, abbiamo continuato a conquistare new business in tutto il mondo, come ad esempio Sephora in Nord America, McDonald in Cina o Française des Jeux in Francia. Non c’è dubbio che tutti dovremo convivere con il virus e le sue conseguenze economiche e sociali per un po’, ma Publicis è ben armata per resistere a questa crisi».