Touchpoint Days, alla ricerca dell’identità fra singolare e plurale

Lucille Ninivaggi, Rob Vermeulen, Maria Angela Polesana, Michele Bondani e Luciano Nardi sono stati i protagonisti della prima giornata dei Touchpoint Days. Oggi, dallo studio di Fabbrica di Lampadine a Milano, è andato in onda il primo appuntamento con il format di Oltre La Media Group dedicato alla Brand Identity.

A condurre il pomeriggio di approfondimento l’editore Giampaolo Rossi e la giornalista di Touchpoint Laura Buraschi. Insieme ai loro ospiti hanno affrontato alcuni aspetti chiave della Brand Identity cercando di rispondere alla domanda “Singolare o plurale?”. La prima giornata ha visto un focus particolare sul brand packaging, grazie anche all’intervento di Rob Vermeulen, rappresentante di EPDA (l’associazione europea che riunisce designer e agenzie e che è partner dei Touchpoint Days//Identity) e con diversi punti di vista che hanno in particolare posto l’attenzione sul tema della coerenza.  L’evento, torna oggi alle ore 17 con nuove ospiti e si potrà seguire sempre sulla pagina Facebook di Touchpoint.

La cerimonia di premiazione dei Touchpoint Awards – Identity sarà trasmessa in streaming giovedì 8 ottobre alle 18.30.

 

Lucille Ninivaggi

Lucille Ninivaggi, Co-Founder di Roots Milano, tatuatrice e creativa 

Nel mondo social è fondamentale che chi ti segue ti possa riconoscere dentro a un cellulare tanto quanto fuori se ti incontra per strada, questo è avere identità. Molte persone fanno fatica a fare questo. I social sono come una maschera, puoi essere chi vuoi e quando vuoi, raccontare quello che ti fa più comodo, la difficoltà essere la stessa persona fuori e dentro lo schermo.

 

Rob Vermeulen

Rob Vermeulen, Founder di Rob Vermeulen Design e membro del board di EPDA

Sostenibilità e digitalizzazione sono temi chiave oggi per i designer e per le imprese del settore packaging e in particolare sulla sostenibilità l’Europa ha un’attenzione maggiore rispetto ai mercati emergenti. Per EPDA è importante saper riconoscere i trend emergenti per poterli portare alle nuove generazioni: infatti un’attività fondamentale in EPDA è proprio la formazione, la condivisione della nostra esperienza con i designer di domani.

 

Maria Angela Polesana

Maria Angela Polesana, Professore associato di Sociologia dei Media 

La marca è diventata uno strumento attraverso il quale costruiamo la nostra identità, se mi riconosco nei valori che vengono portati avanti dalla marca la accetto e la faccio mia per costruire la mia identità. Con la pandemia le marche si sono trovate a doversi sintonizzare con i mutamenti in corso ma in alcuni casi hanno esagerato nel farsi alfieri di una serie di valori. Il tema forte è la credibilità: è necessario che la marca sia in grado di comunicare la sua visione e che non si snaturi.

 

Michele Bondani

Michele Bondani, Founder e Titolare di Packaging in Italy 

Oggi il pack è la prima forma di rebranding per un’azienda e anche la prima forma di comunicazione Quando un consumatore non conoscere il prodotto, compra un pack prima di un prodotto. È quindi uno strumento di vendita e di marketing fondamentale per chi vuole essere sul mercato. Il pack deve parlare un linguaggio allargato ma non universale: deve essere focalizzato e adatto al pubblico a cui fa riferimento.

 

Luciano Nardi

Luciano Nardi, Founder e Direttore Creativo di Kube Libre 

Parlando in particolare del mercato automobilistico, la tendenza oggi è quella di “assomigliare agli altri”, si creano degli algoritmi di estetica che sono l’opposto di quanto accadeva anni fa con il lavoro dei designer, quando si partiva dalla creatività del singolo e poi si ragionava sugli aspetti pratici. Oggi l’industria viaggia su altri parametri e si salvano i micro brand, che in qualche modo si ispirano ai modelli iconografici del passato.

 

 

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