Touchpoint Days, le migliori strategie tra presente e futuro
Dallo studio di Fabbrica di Lampadine a Milano, è andata in onda oggi la prima giornata dei Touchpoint Days\\Strategy, primo appuntamento con il format di Oltre La Media Group dedicato alla Strategia, che ha visto la partecipazione di Alberto Dal Sasso, Gaetano Polignano, Sergio Brizzo, Stefania Rausa, Alessandro Pedrazzini e gli Autogol. A condurre il pomeriggio di approfondimento l’editore Giampaolo Rossi e la giornalista di Touchpoint Laura Buraschi. Insieme ai loro ospiti hanno parlato di strategia, cercando di rispondere alla domanda “Presente o Futuro?”. Ad aprire l’appuntamento è stato Alberto Dal Sasso, Presidente di IAA, International Advertising Association (Italian Chapter), tra i Partner della manifestazione. Dal Sasso è stato inoltre Presidente della giuria dei Touchpoint Awards\\Strategy, che avranno il loro culmine con la cerimonia di premiazione nella serata di giovedì. I Touchpoint Days tornano domani alle ore 17 con nuovi ospiti e si potranno seguire sempre sulla pagina Facebook di Touchpoint.
Alberto Dal Sasso, Presidente IAA
I mesi di marzo, aprile e maggio hanno insegnato molto, tutta la filiera ha fatto tesoro dell’esperienza dei mesi del vero lockdown, quindi oggi che ci troviamo in una fase un po’ diversa quell’esperienza è stata messa a frutto. Anche a livello di contenuti in comunicazione ora c’è un ritorno alla normalità, alla concretezza. Natale rappresenta una fetta importante del nostro PIL e le aziende vi si stanno avvicinando con molta speranza. Dobbiamo guardare sempre al futuro con ottimismo pensando alle buone cose che stanno succedendo e focalizzandoci su queste, il periodo peggiore possiamo considerarlo alle spalle. I segnali positivi li possiamo cogliere e già dal 2021 potranno essere portati avanti.
Gaetano Polignano, managing director di Jellyfish
I dati sono fondamentali per la strategia e la creatività: la raccolta e l’analisi dei dati sono la nuova frontiera. La forte accelerazione sul digital che abbiamo avuto non è del tutto sana, molti non erano preparati, ma indietro non si torna. I dati possono aiutare perché hanno una capacità predittiva come mai in passato: tutti noi lasciamo tracce online e saper leggere la quantità dati consente di non farsi trovare impreparati. Nel complesso oggi occorre avere una visione del futuro, un obiettivo, per disegnare le tappe per raggiungerlo.
Sergio Brizzo, CEO di Across
Quest’anno sono certamente cresciuti tutti i servizi digital ma abbiamo notato un incremento non solo nella quantità ma anche nella qualità nei servizi erogati, in particolare nell’e-mail marketing e nel native advertising, e soprattutto c’è stata la possibilità di far crescere il rapporto con i clienti nell’ottica di una partnership più stretta. Le aziende si aspettano una vera sinergia con l’agenzia, trovare insieme un modello diverso da poter portare sul digitale. C’è stata finalmente la possibilità di approfondire questo aspetto e di far fare ai clienti un salto di qualità.
Stefania RAUSA, Direttore Marketing e Comunicazione Edenred Italia
Io mi concentro sul presente, il futuro è fatto di tanti presenti. Per attitudine e anche per esperienza: questa pandemia ha sconvolto le nostre aspettative, il nostro progetto di futuro è stato messo in stand by, abbiamo dovuto riformattarci in maniera molto più veloce di una normale evoluzione. Il futuro è dato dal presente di oggi, di domani e dopodomani, connettiamo i puntini dopo: non disegniamo grandi strategie prima ma sappiamo dove andare.
Alessandro Pedrazzini, Co-Founder e CEO di Absoluta
Bisogna guardare al presente per superare il contingente e al futuro per non perdere una visione di coerenza ma soprattutto ora ci sono in atto tali cambiamenti che troveremo uno scenario totalmente mutato. È il momento di avere un po’ di visione, chi è visionario capirà quelli che possono essere i cambiamenti strutturali che aprono delle opportunità di business nuove. Occorre un forte piede sull’accelerazione del futuro perché una visione e una strategia futura faranno la differenza.
Gli Autogol
I punti più difficili di questo lavoro sono rinnovarsi e stare al passo con i tempi perché le piattaforme evolvono a velocità incredibile e ne nascono di nuove. Abbiamo iniziato quando i video si potevano condividere solo su YouTube poi sono arrivati Facebook, Instagram, TikTok, Twitch… bisogna essere aggiornati. I linguaggi si evolvono, se stai fermo e pensi solo al tuo format è più difficile sul web rispetto alla Tv dove è tutto più lento. Per adesso ci stiamo riuscendo.