A Leroy Merlin il Premio per la Comunicazione che fa Bene
Il progetto “Lessons For Good” di Leroy Merlin si è aggiudicato il Primo Premio per la Comunicazione che fa Bene, consegnato ieri nella cornice dei Touchpoint Awards\\Strategy. Il riconoscimento, promosso da Oltre La Media Group in collaborazione con BeIntelligent, magazine digitale di EG Media, nasce con l’intento di sottoporre all’attenzione di tutti i portatori di interesse il ruolo che l’industria dell’advertising e più in generale l’iniziativa del settore privato può giocare nella creazione di un bene comune.
Ha spiegato Elena Grinta, Founder EG Media SB: «L’idea è nata per creare qualcosa di nuovo che fosse percepito non tanto per la sua novità quanto per il suo impatto, per la sua capacità di far riflettere. L’obiettivo è quello di mettere in discussione certi preconcetti negativi che si hanno verso l’industria e all’interno dell’industria della Pubblicità. Siamo convinti che la comunicazione possa essere strumentale al bene comune e alla trasformazione positiva e ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di una lunga serie di attività che organizzeremo insieme ad altri – magari proprio a partire dai giurati e dagli iscritti che hanno partecipato a questa prima edizione – perché crediamo nel ruolo centrale che l’industria dell’advertising e il settore privato possono giocare nel raggiungimento di obiettivi ambiziosi come quelli dell’Agenda 2030».
A supporto del lavoro dei giurati una novità unica e assoluta: il sistema automatizzato sviluppato da EG Media SB, editore di BeIntelligent, insieme al Politecnico di Milano e al Consorzio per il Trasferimento Tecnologico C2T, per verificare l’attendibilità della comunicazione avviata dai brand relativa alla sostenibilità e alla responsabilità aziendale, che ha permesso di sostenere l’affidabilità dei risultati, almeno dal punto di vista della solidità delle azioni intraprese dalle aziende e comunicate attraverso le campagne candidate. Lo strumento ha avuto il duplice scopo di dirimere – se ce ne fosse stato bisogno – un eventuale conflitto interno alla giuria, per supportarla nella decisione del vincitore, oppure sostenere anche dal punto di vista “scientifico” una scelta molto chiara, come è stato per Lesson For Good, progetto di Leroy Merlin cui è stato assegnato il Premio.
Ha dichiarato Elena Grinta: «Sono felice che ci sia stata unanimità e convergenza sul primo classificato. Questo significa che nonostante altre campagne abbiano raccolto il favore dei giurati rispetto all’esecuzione sia dal punto di vista dello storytelling che dal punto di vista estetico, tuttavia tutti hanno fatto convergere l’attenzione sul ruolo che la campagna ha avuto in termini di impatto sociale. L’assenza di divergenza di opinioni ha aiutato nel lavoro di finalizzazione di aggiudicazione del premio, ma lo strumento di Analisi – messo a punto con tecniche di data mining e natural language processing – è stato utile per confortare la scelta dei giurati. Dall’analisi degli articoli che siamo stati in grado di raccogliere dal 2017 ad oggi emerge la capacità di Leroy Merlin di farsi riconoscere all’esterno per la tematica dell’ ‘adeguate housing’ – uno tra i main topics monitorati dalla nostra innovativa soluzione che è specializzata nel framework People Planet e Policies – dimostrando di riuscire a creare un’interazione positiva tra le iniziative CSR che l’azienda sta implementando da anni, le attività di comunicazione e la percezione di giornalisti, associazioni, ONG. Quello che ho potuto costatare è che questa campagna – rispetto ad altre iscritte al Premio – non è una iniziativa standing alone, pensata solo per un evento particolare, ma è una iniziativa che ha una sua storicità. Questo dimostra che quando l’azienda si impegna in una causa, quello che è importante è che l’impegno sia protratto nel tempo, e se ne monitorino i risultati».
Ha commentato Stefania Savona, Communication and Brand director di Leroy Merlin: «Siamo molto orgogliosi di questo ulteriore riconoscimento per una delle iniziative a cui l’intera azienda ha preso parte dedicando energie e tempo. Leroy Merlin continua a impegnarsi concretamente nelle communities locali per abilitare e supportare chi è in difficoltà a migliorare il proprio habitat. Perché crediamo che una casa migliore migliori la vita».
«Oggi per un’azienda l’impegno ambientale e sociale rappresenta un elemento essenziale per poter costruire un legame di fiducia con i consumatori – sottolinea Giampaolo Rossi, Co-Founder e Amministratore di Oltre La Media Group editore di Touchoint. Un’autentica strategia purpose driven però non è destinata a fermarsi all’individuazione di nuove formule per una comunicazione che strizzi l’occhio, magari in modo un po’ ruffiano, alle tematiche della sostenibilità. Serve una generale presa di responsabilità da parte delle imprese che però deve avere l’obiettivo di creare e far crescere un valore per la collettività che sia strettamente connesso al business e allo stesso tempo coerente con la mission aziendale. Il Premio la Comunicazione che fa bene nasce proprio per accrescere la consapevolezza del ruolo che può ricoprire l’industria pubblicitaria all’interno dell’ecosistema in cui opera. Un percorso che parte dall’award che abbiamo assegnato questa sera, perché siamo convinti che un’iniziativa come questa non serva solo a stabilire dei benchmark per le aziende, ma soprattutto debba porsi l’obiettivo di promuovere il confronto fra le diverse realtà che animano il tessuto economico e sociale del nostro Paese. Una visione che condividiamo con il nostro partner EG Media SB, con il quale abbiamo progettato questo premio».
La Giuria del Premio ha costituito una novità nel panorama dei riconoscimenti alla Pubblicità, essendo stata selezionata perché rappresentasse a 360° i diversi portatori di interesse: dal settore privato all’industria creativa, dai consumatori ai giornalisti, con un’attenzione particolare al mondo dell’attivismo. Una giuria dalla composizione eterogenea, non necessariamente di addetti ai lavori, con l’obiettivo di dare spazio a differenti punti di vista, esperienze e professionalità. L’eccellenza dei profili dei partecipanti a questa Giuria non fa altro che sottolineare l’importanza di un’iniziativa il cui obiettivo, va ribadito, è di portare all’attenzione di tutti il ruolo cruciale dell’industria pubblicitaria nell’affrontare le sfide dello “Sviluppo Sostenibile” (SDGs 2030), puntando i riflettori su quei progetti che hanno scelto di utilizzare le risorse creative per migliorare il mondo in cui viviamo e contribuire a garantire un futuro sostenibile per tutti. Hanno preso parte alla Prima edizione del Premio per la Comunicazione che fa Bene in qualità di Giurati: Andrea Di Stefano, Direttore del mensile Valori.it, Andrea Farinet, Presidente Fondazione Pubblicità Progresso, Patrizia Gilberti, Responsabile Relazioni Esterne UPA, Luca Lorenzini, Co-founder & Executive Creative Director SMALL New York, Laura Pulcini, Vicepresidente ADOC – Ass. per la difesa e orientamento dei consumatori, Celeste Righi Ricco, Co-Founder and Public Relations Manager at Change For Planet, Marina Spadafora, Sustainability consultant e Coordinatore nazionale di Fashion Revolution Italy. Ha concluso Elena Grinta: «Il premio per la “Comunicazione che Fa Bene” è nato come naturale declinazione del Manifesto per la Comunicazione che fa Bene promosso da BeIntelligent. Quest’anno la campagna vincitrice si è distinta per il suo impatto (Impactful) duraturo e misurabile nel tempo, e la capacità di generare un cambiamento positivo nelle abitudini dei cittadini (Encouraging). Ringrazio il team di Oltre La Media Group per aver innovato il ‘modello’ consolidato degli award, grazie all’inclusione del nostro sistema algoritmico di valutazione nel processo decisionale e per aver accettato la grande sfida di portare La Comunicazione che fa Bene all’attenzione dell’intera industry».