Mkers, quando la creatività si mette in gioco

Lo scorso autunno Marco Fresta ha fatto il suo ingresso in qualità di Direttore Creativo in Mkers, azienda e-sport italiana, nata a febbraio 2017. Una new entry funzionale alla strategia di consolidamento dell’agenzia digital interna al gruppo. Nel corso della sua carriera Fresta ha avuto l’opportunità di collaborare sia con grandi agenzie internazionali – come Publicis e Saatchi & Saatchi, giusto per citarne alcune – sia con importanti realtà indipendenti come il Gruppo Roncaglia.

Marco Fresta

Qual è il ruolo di un Direttore Creativo come te, con un ampio curriculum “costruito” all’interno di agenzie di advertising, in una società che si occupa di e-sport?

Il ruolo è, passami il termine, “universale”: bisogna avere le capacità di sapersi adattare e approcciare con un forte know-how nel settore, mai improvvisandosi; ovviamente cambiano i soggetti e gli obiettivi da raggiungere. La nostra visione è propria di questo approccio: noi siamo un’azienda e-sport con focus principale sull’ambito competitivo dei team, e la media agency cresciuta attorno serve a soddisfare internamente e professionalmente tutti i bisogni a esso legati.

 

Qual è il potenziale di comunicazione del gaming e degli e-sport per i brand? Una realtà come Mkers che tipo di contributo può dare per favorire l’incontro fra i due mondi?

Il potenziale è infinito, difficilmente misurabile considerando il periodo storico e la crescita costante del settore. Bisogna però approcciarsi in maniera estremamente professionale, soprattutto in Italia, dove siamo ancora leggermente indietro per un motivo attenzionale anche da parte dei brand. I modelli rimangono ancora quelli internazionali purtroppo, ma ci stiamo sicuramente lavorando. L’area creativa di Mkers nasce volutamente con l’obiettivo di colmare questa necessità, restituendo ai brand una comunicazione creativa, estremamente efficace, che nasce dall’evoluzione dell’approccio classico di agenzia di advertising con tutti i suoi player coinvolti, ma cresce e muta con l’inserimento di nuove figure legate alla gestione dei player, delle community e delle nuove piattaforme presidiate, con un fondamentale focus sulla gestione dei flussi di lavoro indirizzato alla performance, ai risultati e alla soddisfazione dei brand.

 

Quanto è importante per un creativo avere una visione orientata alla costante ricerca del “never before seen”?

Tanto. Ovviamente la differenza la fa il risultato, che deve essere rilevante e in linea con gli obiettivi. Oggi è difficile innovare davvero, in quanto ogni giorno siamo letteralmente “bombardati” da nuovi stimoli; questa continua esposizione, però, può essere anche una fortuna, una reale e concreta ispirazione, perché – con tutta probabilità – nessun individuo inventa davvero qualcosa dal nulla e di “mai visto”. Come diceva un famoso artista giapponese, (Masamune Shirow, ndr): “La creatività è come una buona ricetta: bisogna saper scegliere in primis i giusti ingredienti, ma è nel dosarli che si fa la differenza e si crea di conseguenza qualcosa di nuovo. Il risultato allora sarà più o meno piacevole, ma avremo un nuovo piatto che potrà essere anche grandioso!”

 

Quali sono i principali trend internazionali nel settore e-sport? Qual è lo stato dell’arte del mercato italiano?

Nell’ultimo periodo stiamo assistendo a una crescita attenzionale esponenziale nei confronti del settore e dei suoi trend; l’interesse prima esclusivo sullo sport si è spostato in larga parte sugli e-sport, complice il Covid-19. Ciò che sorprende positivamente è il loro crescente e spontaneo dialogo: il mondo del gaming competitivo, infatti, ormai parla nella stessa lingua di spettacolo, musica e moda, dando vita a collaborazioni fino a poco tempo fa impensabili, ma che oggi sono anche la bellezza di questo mondo. In Italia, anche se in misura minore, la tendenza resta la stessa, e la testimonianza del costante sviluppo di interesse è testimoniato dall’ apertura delle grandi agenzie e gruppi al settore, che hanno compreso l’importanza del panorama e-sport.

 

Quali sono i principali progetti che state sviluppando in questo inizio 2021? Quali obiettivi hai fissato con il tuo team?

Diversi. In primis la partnership con ASUS, in particolare con il suo brand dedicato al gaming, ROG. Il lancio dell’e-commerce ufficiale con la collezione tecnica creata per i pro player, pronta per l’evento internazionale del Six Invitational di Rainbow Six Siege, nel quale Mkers sarà il primo team italiano della storia a raggiungere la massima competizione dello sparatutto di Ubisoft. Siamo particolarmente orgogliosi della speciale linea che indosseranno i ragazzi della squadra, in quanto è stata disegnata dagli incredibili Van Orton, una delle aziende internazionali più importanti nell’ambito del design. L’unione è nata con l’ambizioso obiettivo di creare materiale di rottura nel settore eSport. E poi la gaming house, su cui stiamo riversando tantissime energie affinché diventi un punto di riferimento unico nel panorama nazionale e internazionale. Infine, il lancio di Escout.gg, innovativa piattaforma attraverso cui valutare i profili dei pro player, la quale crediamo possa rivelarsi una milestone per il mercato. E questo è solo l’inizio!

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