La spesa alimentare nel post-Covid: 1 italiano su 3 la fa online
Citynews e Comscore indagano i cambiamenti del consumer behavior
“La spesa alimentare nel post-Covid: come cambia il drive to store – dall’e-commerce al total commerce”. È questo il focus della survey condotta da Citynews in collaborazione con Comscore, la società statunitense che, con oltre 3.200 clienti nell’industria dei media e dell’intrattenimento e una presenza globale in oltre 70 Paesi, è leader nella fornitura di misurazioni cross-platform per audience, marchi e comportamento dei consumatori.
«Nello specifico – spiega Giusy Beninati, Responsabile del Team Go To Market – è stata approfondita l’abitudine di acquisto della spesa online rispetto al punto vendita fisico, i luoghi virtuali e fisici preferiti per la spesa e gli elementi determinanti di scelta nei due casi. Focus che sono stati i protagonisti della survey condotta sulle 52 edizioni Citynews dal 12 al 26 aprile scorso e che ha visto 5.114 risposte completate».
La survey è stata basata su due percorsi di 7 domande ciascuno, differenziati tra chi aveva fatto la spesa online almeno una volta negli ultimi 3 mesi e chi esclusivamente offline.
Dalla Survey è emerso che:
• Il 30% dei rispondenti ha fatto la spesa alimentare online nel periodo gennaio-marzo 2020. La propensione all’acquisto online sale al 38% nella fascia d’età 35-44 anni e al 32% nella fascia 45-54 anni.
• Le piattaforme più utilizzate, escluse quelle del food delivery, risultano essere siti o app di catene di supermercati specifici o marketplace online.
• 3 persone su 10 fanno la spesa online almeno una volta a settimana. Per gli acquisti vengono integrati diversi siti (31%), i marketplace (32%) o siti di supermercati specifici (22%).
• Il 94% di chi fa la spesa online si reca anche di persona a far la spesa in un punto vendita fisico.
• A influenzare di più la decisione di acquisto online, troviamo al terzo posto (58%) il fattore flessibilità, ovvero poter acquistare h24, da remoto, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento della giornata. Per il 63% dei rispondenti il fattore tempo, quindi evitare code e tempi di attesa, e per il 64% la consegna a domicilio, ovvero la comodità di ricevere la spesa a casa, senza dover trasportare pesi.
• Quasi 7 persone su 10 (68%) comprano abitualmente online i prodotti base delle nostre dispense (pasta, cereali, farine, ecc.) o per la cura della persona (67%). Seguono i prodotti per la pulizia della casa (61%) e le bevande (59%). Più di 1 su 2 acquista anche prodotti freschi (55%).
• A incidere significativamente sulla customer satisfaction, la consegna intesa come disponibilità di giorni e orari (62%) e puntualità (48%). Molto importante per il 57% è il risparmio complessivo che diventa prima ragione di soddisfazione al sud (68%).
• I luoghi preferiti per la spesa offline restano comunque i supermercati, ipermercati o catene di grandi dimensioni. Tra i luoghi preferiti anche negozi di piccole dimensioni come drogherie, macellerie, pescherie, fruttivendolo, ecc.
• Oltre 2 persone su 10 fanno la spesa offline di solito più volte durante la settimana. Per gli acquisti, la prima scelta sono supermercati e ipermercati (70%), seguito da piccoli negozi (39%) o mercati rionali (15%).
• Infine, 3 su 4 dei rispondenti fa la spesa per la propria famiglia (50% 3+persone, 24% coppia). Il 12% fa la spesa anche per persone non conviventi.