Giallozafferano lancia un’esclusiva collezione NFT dedicata alle ricette italiane più amate

Donato alla Veneranda Fabbrica del Duomo l’NFT del Risotto allo Zafferano, realizzato dallo chef Negrini, il primo non-fungible token a entrare nel patrimonio del suo Archivio

Giallozafferano fa il suo esordio nel mondo degli NFT. Il food media brand del Gruppo Mondadori leader in Italia, infatti, si fa garante dell’eccellenza italiana in cucina con il lancio, per la prima volta sul mercato virtuale, di un set di NFT da collezione.

Ricordiamo che sul web, Giallozafferano è il sito di cucina preferito da 1 italiano su 4, con 16 milioni di utenti unici al mese (fonte: Audiweb, marzo 2022), e il quarto brand di cucina al mondo sui social, con una fanbase di oltre 40 milioni follower (fonte: Shareablee e Insight, maggio 2022).

Fabiano Taliani, CEO di ACTA Fintech, Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media, Giorgia Paloschi, Strategic Director di OMD Italy, Fulvio Pravadelli, Direttore Generale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Questo nuovo progetto è realizzato in collaborazione con OMD Italy, media agency del Gruppo Omnicom, e sviluppato insieme ad ACTA Fintech, società di consulenza specializzata in NFT. Dietro a questa iniziativa ci sono diversi obiettivi: innovare, portando nel Metaverso le più autentiche e rappresentative ricette della cultura culinaria del Paese; proteggere e diffondere il Made in Italy, selezionando il meglio dei suoi prodotti e garantendone l’autenticità attraverso la tecnologia blockchain; fare del bene, sostenendo Banco Alimentare, per donare cibo a chi ne ha più bisogno.

Le prime ricette della serie di quindici NFT di Giallozafferano sono state realizzate da chef d’eccezione: il Risotto alla Milanese del pluristellato Alessandro Negrini; il Tiramisù tradizionale di Frau Knam e la gruppomondadori.it versione speciale di Ernst Knam; la Pizza Margherita del campione mondiale Davide Civitiello e la Carbonara di Luciano Monosilio, lo chef che l’ha resa un piatto dell’alta ristorazione. Ogni piatto è stato fotografato da Marianna Santoni, artista punto di riferimento della fotografia digitale a livello internazionale, per poi essere trasformato in un NFT in edizione limitata.

Andrea Santagata con gli chef che hanno firmato le ricette NFT di Giallozafferano (da sinistra): Alessandro Negrini, Frau Knam, Ernst Knam, Luciano Monosilio, Davide Civitiello

«Da sempre Giallozafferano è in prima linea nel cogliere le innovazioni offerte dal digitale e nel promuovere e rendere disponibile a tutti, in ogni forma, la cucina italiana, in un percorso di evoluzione continua. Siamo nati sul web, dando vita alla più grande community di foodblogger del Paese, abbiamo creato intorno ai social una fanbase di oltre 40 milioni di follower, diventando un punto di riferimento anche internazionale nel food, e oggi siamo la casa dei migliori food creator. Ora facciamo un passo in più, approdando nel Metaverso: un progetto importante con il quale ci mettiamo ancora una volta al servizio dell’autenticità e della promozione della grande cucina italiana nel mondo», ha dichiarato Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media.

«Come OMD crediamo che innovazione e sperimentazione siano le basi per cavalcare il cambiamento, una costante nel panorama tecnologico. NFT e blockchain sono importanti leve del mercato digitale e crediamo sia fondamentale imparare a conoscerli e usarli nel modo giusto. Come abbiamo fatto con altre iniziative, i progetti che portiamo avanti devono essere inseriti all’interno di una strategia di ampio respiro, che ne valorizzi l’utilizzo e la meccanica. Crediamo che il patrimonio culinario italiano si presti magnificamente ad essere immortalato e raccontato con gli NFT e per questo abbiamo contribuito a questo magnifico progetto con Giallozafferano. Il fine benefico dell’iniziativa dimostra ancora una volta come cultura e innovazione possono impattare sul sociale, sensibilizzando l’opinione pubblica e incidendo in modo sostanziale anche dal punto di vista economico», ha commentato Giorgia Paloschi, Strategic Director di OMD Italy.

«Siamo riusciti insieme a Giallozafferano a coniugare alcuni degli assi portanti della nostra attualità in un singolo progetto. La gastronomia, settore che rappresenta il fiore all’occhiello del nostro Paese e fa scuola in tutto il mondo, con l’innovazione, aprendo il brand del Gruppo Mondadori all’universo dei non fungible token, dimostrando ancora una volta di essere lungimirante rispetto alle tecnologie emergenti. Essere presente in questo progetto è motivo di orgoglio», ha aggiunto Gian Luca Comandini, Co-Founder di ACTA Fintech.

Il progetto è stato presentato ieri, 31 maggio 2022, a Milano con un evento speciale nel corso del quale Giallozafferano ha donato il primo NFT del Risotto allo Zafferano firmato dallo chef Alessandro Negrini alla Veneranda Fabbrica del Duomo.

La ricetta verrà custodita per sempre nell’Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo, che accoglierà un primo non-fungible token, andando ad arricchire il patrimonio documentario che l’ente ha prodotto e raccolto in più di seicento anni di storia nello svolgimento della propria attività. Per ogni ricetta verranno creati 99 esemplari, di cui 98 saranno acquistabili sul mercato attraverso la piattaforma Opensea al prezzo di 99 euro, contribuendo alle attività benefiche di Banco Alimentare.

«Siamo felici di essere i charity partner di questa innovativa iniziativa tutta “digitale”. Ringraziamo Giallozafferano di aver deciso di sostenere la nostra opera a favore di chi vive in condizioni di fragilità», ha spiegato Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare.

I primi 4 NFT sono disponibili da ieri. Chi ne acquisterà uno otterrà un token numerato e certificato. Ogni NFT darà la possibilità di visionare l’esclusiva ricetta, correlata da un testo approfondito con la sua storia, in italiano e in inglese, e di partecipare a una speciale Masterclass virtuale, a partire da settembre: un’esperienza unica per apprendere tutti i segreti di un piatto perfetto direttamente dalle sapienti mani dello che ha firmato la ricetta. Per ogni ricetta verrà inoltre messo all’asta 1 NFT Special Edition, al prezzo base di 5.000 euro: al possessore è riservato uno showcooking esclusivo con lo Chef autore del piatto negli studios di Giallozafferano e una cena privata per 4 persone.

Nel corso di quest’anno la collezione di NFT si arricchirà di altre 11 ricette iconiche: le orecchiette alle cime di rapa di Fabio Abbattista, la focaccia genovese di Ezio Rocchi, la parmigiana di melanzane di Daniele Rossi, le lasagne al ragù, l’amatriciana, il pesto, gli arancini, la fiorentina, la polenta, la pastiera e il gelato. Nel 2023 la collezione accoglierà nuove ricette, per continuare a dare voce alla varietà della cucina nazionale ed esprimere al meglio l’importanza della cultura culinaria italiana nel panorama mondiale. 

A margine dell’appuntamento abbiamo fatto il punto sull’andamento di Giallozafferano: «Abbiamo annunciato lo sbarco all’estero che sta andando molto bene, dove abbiamo oltre 20 milioni di fan sulla piattaforma, sui social stiamo andando veramente fortissimo – ha detto il manager – . Coi creator abbiamo sempre più questo rapporto che devo dire è molto proficuo. Lo sbarco nel mondo degli NFT  è solo l’inizio di un progetto interessante, perché questa tecnologia può diventare una piattaforma di business di servizi. Fra le prossime novità, la membership di Giallozafferano che partirà a brevissimo. Siamo in un momento di grande di sviluppo. Con 40 milioni di fan siamo il quarto brand di cucina che ha più fan al mondo, dopo tre realtà americane. Dal punto di vista del business continuiamo a crescere, puntiamo sempre di più sui social, dove stiamo vedendo i tassi di crescita più alti. Sono tantissime le iniziative speciali basate sui social e i branded content che poi evolvono fino a utilizzare tutti i mezzi del gruppo. I dato di trend per la raccolta digitale sul semestre è superiore all’andamento al mercato (+1,5%, ndr), mentre sui social l’incremento è ampiamente in doppia cifra».

 

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