Rai, un’offerta da “moderna media company” con le 10 direzioni di genere
Presentati ieri i palinsesti della stagione autunnale 2022
Rai ha presentato ieri i primi palinsesti della nuova era, quella voluta dall’Amministratore Delegato Carlo Fuortes: lo scorso ottobre è nato infatti un nuovo modello organizzativo per genere con 10 direzioni, ognuna delle quali deve produrre contenuti per le tre reti generaliste, per la piattaforma RaiPlay e per i canali specializzati, declinandoli a seconda dei diversi pubblici e dei profili editoriali dei canali e piattaforme digitali.
«Al centro rimangono prodotto e contenuto ma si è andati oltre ai palinsesti dei singoli canali per ragionare su progetti crossmediali. L’obiettivo non è ridurre i budget, si tratta di un percorso di innovazione che ha l’obiettivo di portare Rai da broadcaster a moderna media company», ha introdotto ieri l’AD. I 10 direttori hanno quindi raccontato le principali novità.
Elena Capparelli, Direttore Contenuti Digitali, ha lanciato tra gli highlights il ritorno di Jovanotti su RaiPlay con Jova Beach Play, dal 15 luglio con 11 puntate, il nuovo format Conferenza stampa con Valerio Lundini e Giovanni Benincasa, il talent show della BBC The Rap Game, la docuserie Lotta continua sugli anni ’70, le terze stagioni di Ossi di seppia e di Superquark + con Piero Angela e la seconda di Scialla Italia. “Fiducia, informazione e inclusione” sono tre parole chiave che contraddistinguono l’offerta Kids, presentata dal Direttore Luca Milano, con tante serie animate, fiction per ragazzi e la prossima edizione di junior Eurovision che approderà l’11 dicembre su Rai 1.
Da sempre asset imprescindibile dell’offerta del Servizio Pubblico, lo sport farà da traino alla programmazione anche nel prossimo autunno. Come ha spiegato il Direttore Alessandra De Stefano.
«Dal 21 novembre al 18 dicembre i Mondiali di Calcio saranno il momento clou: la Rai trasmetterà 34 partite delle 64 in calendario su Rai 1, Rai 2 e Rai Sport. Prima di quella data l’offerta, già partita con i Mondiali di nuoto di Budapest, passerà per i Mondiali di atletica leggera e del Volley maschile e femminile, la Coppa del mondo femminile di rugby e la Coppa Davis di tennis. Proseguirà l’impegno nella copertura di eventi sportivi locali e paralimpici».
Altro obiettivo della prossima stagione è quello di «restituire un ruolo chiave al cinema con serate dedicate sulle reti generaliste e alla serialità d’autore andando a coprire tutti i generi dalla commedia al crime, fino a produzioni che parlano di sportivo come Mi chiamo Francesco Totti, in onda a settembre», ha anticipato Francesco Di Pace, Direttore Cinema e Serie Tv.
Sul day time, pensato in modo “inter-rete” sono tante le conferme su Rai 1: Domenica In, È sempre mezzogiorno, Da noi a ruota libera, Oggi è un altro giorno, La vita in diretta, L’Eredità, che quest’anno partirà da novembre.
«Stiamo delineando un nuovo volto a Uno Mattina ma sarà Rai 2 a cambiare di più in vista di un riposizionamento per intercettare altro pubblico – ha dichiarato Simona Sala, Direttore Intrattenimento Day Time -. Al posto di Detto Fatto arrivano Bella Ma con Pierluigi Diaco e Nei tuoi panni con Mia Ceran, mentre al sabato il game show Ti sembra normale. Torna Elisa Isoardi con Vorrei dirti che».
Accelerata anche sui documentari con «Ora tocca a noi su Pio La Torre (su Rai 3), I magnifici quattro della risata (Benigni, Verdone, Troisi e Nuti, su Rai 1 a gennaio), i 50 anni dei Pooh che vuole coinvolgere i giovani con l’utilizzo dei social e di influencer, il biopic su Gianni Agnelli», ha detto il Direttore Documentari Fabrizio Zappi.
Lo storytelling che racconta il presente continua a essere il must dell’Intrattenimento Prime Time, come ha sottolineato il Direttore Stefano Coletta. «Rai 2 sarà un laboratorio di idee: Dalla strada al palco con Nek, il docu reality Nudi per la vita, Sing Sing Sing con Stefano De Martino e Boomerissima che segna il ritorno di Alessia Marcuzzi. Nell’access della seconda rete arriverà dopo l’Almanacco di Drusilla, Una scatola al giorno con Paolo Conticini, mentre protagonisti della seconda serata saranno Caterina Balivo con The Help e Alessandro Cattelan con EPCC su Rai 2».
Novità su Rai 3 sarà Mi casa es tu casa con Cristiano Malgioglio, mentre Rai 1 conferma i programmi cult Tale e quale show, Ballando con le stelle, Amadeus come padrone di casa il 31 dicembre e Roberto Bolle l’1 gennaio. Attesissimo l’appuntamento con il Festival di Sanremo dal 7 all’11 febbraio 2023, sempre condotto per il terzo anno consecutivo da Amadeus che ha convinto Chiara Ferragni.
Alberto Angela sarà ancora protagonista dell’offerta Cultura ed Educational, come ha annunciato il Direttore Silvia Calandrelli. «Torneranno Meraviglie e Stanotte a, con la puntata del 25 dicembre a Milano, e Sapiens. Altra novità dal 10 ottobre con 20 puntate in seconda serata di Appresso alla musica, con Renzo Arbore e Gegè Telesforo su Rai 5».
Cronaca, politica, storia, diritti negati saranno al centro dell’offerta Aprofondimento presentata dal Direttore Antonio Di Bella, che ha confermato i punti di forza Porta a porta, Carta Bianca, Report, Presa Diretta, Chi l’ha visto, Agorà, Mezz’ora in più, Frontiere, Elisir.
«Tra le novità da ottobre nella prima serata di Rai2, Che c’è di nuovo, condotto da Ilaria D’Amico e ideato da Alessandro Sortino. Tutti i giorni il fatto del giorno filtrato in 10 minuti dagli occhi e la sensibilità di Marco Damilano con Il cavallo e la torre, in access dal lunedì al venerdì su Rai 3. Altra novità dell’autunno: Tempo e mistero, in seconda serata il lunedì su Rai 1».
Dulcis in fundo la Fiction, altro asset che di anno in anno intende rinsaldare il rapporto con i telespettatori grazie a «418 ore annue di nuove produzioni e 120 prime serate annue – ha detto il Direttore Maria Pia Ammirati -. Tornano protagoniste le donne come Imma Tataranni, Mina Settembre e Lolita Lobosco.
Tra le novità, Marco Bellocchio firma per la prima volta una serie televisiva, Esterno Notte, sul rapimento di Aldo Moro. Nel solco di una linea di ispirazione civile anche Il nostro Generale dedicata al Generale Carlo Alberto dalla Chiesa nel quarantennale della strage di via Carini con Sergio Castellitto. Sopravvissuti con Lino Guanciale e un cast internazionale è il nuovo mistery drama, a guida italiana dell’Alleanza Europea con i servizi pubblici France Télévisions (Francia) e ZDF (Germania)
Raccolta in leggera crescita nel 1° semestre. Digital a +20% nei 5 mesi
Salito sul palco l’Amministratore Delegato di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia ha dichiarato per il primo semestre 2022 «una chiusura con una leggera crescita a perimetro, non considerando gli Europei di Calcio (che avevano interessato il primo semestre 2021, ndr). Siamo contenti di questo piccolo segno più in relazione alla preoccupazione delle aziende a causa della crisi Russia-Ucraina: per loro il problema non è quello dei ricavi perché ora i consumi stanno tenendo ma è quello dei margini. L’incertezza potrà pesare sul secondo semestre, anche se alcune previsioni elaborate da istituti strutturati non sono drammatiche. Ci attende un autunno con i Mondiali di calcio che, nonostante l’assenza dell’Italia, sarà un grande evento. Le cose non vanno bene solo sotto il profilo commerciale, ma anche lato nuovo quadro regolatore perché abbiamo ricevuto una lettera da parte di AGCOM che attesta il riconoscimento del lavoro svolto nel 2021 e 2022».
A margine della presentazione, Francesco Barbarani, Direttore area Digital e Cinema di Rai Pubblicità, ha sottolineato l’ottima performance della raccolta digital «che ha registrato un +20% da gennaio a maggio 2022. Siamo di fronte a un’evoluzione distributiva che porta a un incremento della nostra copertura. Gli ultimi mesi ce l’hanno insegnato: il consumatore e i suoi modi di fruizione si sono evoluti e noi ci siamo evoluti di pari passo. Fermo restando che la copertura media del network Rai è di 25 milioni a settimana (sui 15-64), un dato direttamente legato all’evoluzione distributiva, ossia quello sulla connected Tv: il 37% del nostro traffico digitale sul video è fatto da connected, mentre l’anno scorso eravamo al 20%. È molto interessante anche sottolineare che, a livello anagrafico, il profilo del fruitore della connected Tv è complementare a quello televisivo, tant’è che l’80% è sotto i 55 anni».
Aspetto fondamentale, secondo il manager, è quello che unisce contenuto a brand safety.
«Il nostro prodotto è riconosciuto dal mercato come sicuro, coinvolgente, vario e ricco di messaggi valoriali. Senza contare che il nostro editore negli ultimi anni ha prodotto oltre 300 original per la piattaforma RaiPlay. La ricchezza e la qualità del contenuto broadcast nativo e la forza aggiuntiva del digital ci permettono di avere tempi di permanenza di oltre 49 ore al mese sulle nostre piattaforme video».
Un risultato, quello della raccolta digital, che esprime anche un forte segnale di convergenza.
«Noi lavoriamo sui dati di prima parte, che sono i più pregiati, cercando un’armonia tra tutti gli schermi e guardando alle pianificazioni in maniera sempre più integrata – ha proseguito Barbarani -. Possiamo partire dalle audience televisive, che oggi grazie alle banche dati esistenti riusciamo a elaborare con più precisione. Oppure possiamo partire dalle audience digitali, che ci consentono di lavorare di fino su comportamenti, profili, target valoriali e obiettivi di marketing, appoggiandoci sui nostri contenuti qualitativi premium e sui 20 milioni di utenti registrati. Intanto ricordiamo quanto la nostra impaginazione del digital sia qualitativa, sia in termini di affollamento che in termini di dimensioni dello schermo. Il che ci permette di avere risultati superiori al benchmark di mercato, con una viewability pari al 90%. L’impaginazione di RaiPlay performa talmente bene che è diventata un modello su cui abbiamo basato la nuova impaginazione pubblicitaria televisiva. Infatti, il Golden Minute, break della durata di 60 secondi massimo, può essere considerato il corrispettivo televisivo del break digitale».