Touchpoint e Havas Media Group tornano a raccontare il Festival di Sanremo

A partire da oggi e per una settimana i numeri e gli insight della kermesse canora

Si aprirà domani sera l’edizione numero 73 del Festival di Sanremo che dalla Riviera dei Fiori “accenderà” le serate di Rai 1 fino a sabato 11 febbraio. Alla conduzione, per il quarto anno consecutivo, Amadeus, anche nelle vesti di Direttore Artistico della manifestazione.

©ph. ANTONINO BONOMO / IPA

Sul palco il presentatore sarà affiancato nel corso delle cinque serate da Gianni Morandi e dalle co-conduttrici Chiara Ferragni, Francesca Fagnani, Paola Egonu e Chiara Francini.

Dopo i grandi risultati di ascolto dell’ultima edizione, la sfida per Amadeus e la sua super squadra è di alzare ulteriormente l’asticella e confermare Sanremo come l’evento dell’anno della televisione italiana e non solo. A raccontarvi, serata dopo serata, il Festival ci saranno ancora una volta Touchpoint e Havas Media Group che insieme forniranno un’analisi della manifestazione canora più amata dagli italiani partendo dai numeri.

La kermesse si potrà seguire su Rai 1, in diretta, per tutte le cinque serate a partire dalle 20,35, ma sarà trasmessa in streaming su RaiPlay e sarà possibile anche ascoltarla su Rai Radio2. Sono 28 gli artisti in gara quest’anno – sei dei quali selezionati da Sanremo Giovani – che porteranno sul palco altrettanti inediti, più le cover della quarta serata che tanto apprezzamento da parte del pubblico hanno riscosso nella passata edizione.

«Il Festival di Sanremo è davvero un unicum a livello mondiale – sottolinea Annalisa Spuntarelli, Chief Client Officer di Havas Media Group-. È un evento che rappresenta l’Italia, è un filo che lega le generazioni. Questo suo essere intergenerazionale, tutti noi lo viviamo nell’esperienza quotidiana: nonni, genitori, figli ne parlano e ognuno racconta il suo Sanremo. Si tratta dell’unico appuntamento che nel tempo è riuscito a costruire una narrazione capace di creare attesa nelle persone. E questa magia non si esaurisce con il passare degli anni. Per questo è così importante per chi fa il nostro lavoro metterlo sotto la lente. Per i brand è d’obbligo valutare se e come esserci, oppure raccogliere gli elementi per giustificare la mancata presenza. Non esiste una manifestazione canora paragonabile, anche se vanta diversi tentativi di imitazione. Sanremo è parte del costume del nostro Paese e questa settimana attira l’attenzione anche di tutti coloro che non lo seguono in televisione o semplicemente dicono di non farlo. Ci rendiamo ancora di più conto di questa unicità quando dobbiamo interfacciarci con i nostri clienti internazionali che hanno davvero bisogno di farsi spiegare questo “fenomeno” mediatico tipicamente italiano». 

Anche quest’anno ci sono tutti i presupposti per arrivare al cuore del pubblico.

«L’anno scorso sono state toccate le punte più alte almeno degli ultimi sei/sette anni – prosegue Spuntarelli -. Sottolineo sempre l’importanza di guardare non tanto le share, che sono inficiate dal numero dei dispositivi accesi in un preciso istante, ma i numeri assoluti. Nell’ultima edizione, in occasione della finale, siamo arrivati a toccare i 14 milioni, con un notevole balzo in avanti rispetto agli ultimi anni. A questo poi si aggiunge RaiPlay che ha raddoppiato i fruitori e che rappresenta un vero caso. Il traguardo di mantenere o addirittura aumentare le audience del 2022 è molto ambizioso: è la sfida della direzione artistica di Amadeus e della Rai. È stato costruito un percorso di avvicinamento che ha portato il Festival sul territorio, con azioni mirate a creare quel clima di attesa di cui parlavo prima. Tutto quello che è stato costruito in questi mesi è stato pensato per essere scaricato a terra a partire da domani sera, con un pathos crescente che è destinato a culminare con la finalissima di sabato», conclude la Chief Client Officer di Havas Media Group.

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