Grazia e ICON: futuro digitale e internazionale per accrescere la forza dei brand
Dalla casa madre francese arrivano le competenze in ambito tecnologico. Allo studio brand extension delle due testate e un progetto inedito nel Food per valorizzare il Made in Italy anche in questo segmento. Intervista a Daniela Sola, Amministratore Delegato di Reworld Media Italia
L’apertura di Reworld Media Italia testimonia il focus sul mercato italiano. Qual è la strategia nei mesi a venire?
Siamo ufficialmente di proprietà francese dal 10 gennaio scorso. Il mercato italiano è molto interessante per i media e soprattutto per le due testate acquisite, Grazia e ICON. Sono due brand leader nel mondo della moda e del lusso, quindi punti di riferimento non solo per il nostro mercato ma anche per la loro forza internazionale: mi riferisco soprattutto a Grazia che a oggi ha 23 edizioni nel mondo. Il mercato italiano rappresenta sicuramente una fetta importante con il nostro Made in Italy in ambito moda e quindi essere presenti sul territorio, vale a dire vicini ai clienti, è un plus che rafforza la strategia di questo segmento.
Come è composta la squadra di Reworld Media Italia?
Siamo circa 40 persone: sono confluiti nella nuova società non solo i team editoriali ma anche quelli manageriali dedicati al digitale e alla gestione delle licenze internazionali. Un gruppo di cui sono molto orgogliosa perché sono tutti competenti e appassionati e questo rappresenta un valore: la squadra è fondamentale per la riuscita di un progetto. Vogliamo andare in continuità anche con le risorse umane: infatti i due Direttori – Silvia Grilli per Grazia e Andrea Tenerani per ICON – sono stati riconfermati perché sono due grandi professionisti.
Sono previsti restyling – grafici e di contenuti – per Grazia e ICON, in modo da imprimere il “tocco” di Reworld Media?
Questi due brand sono già molto forti, anche sul cartaceo, quindi la nuova proprietà non ha intenzione di intervenire con cambiamenti né di stile né di contenuto. L’apporto di Reworld Media sarà la forte competenza in ambito digitale che mettono in campo: in Italia vediamo quindi uno sviluppo digitale dei due brand sfruttando le opportunità tecnologiche della casa madre – prima media company in Francia e secondo gruppo dopo Vivendi – che possiede nel DNA la capacità di offrire tante soluzioni con un approccio data driven: content to commerce, media retail, performance marketing, raccolta dei lead. Inoltre, è stata recentemente creata una divisione ad hoc per i podcast. Tutte queste attività possono portare valore aggiunto ai due brand acquisiti. Siamo certi che combinare la nostra capacità di creare contenuti giornalistici con firme autorevoli alla competenza di Reworld Media nel mondo digitale sia B2C sia B2B sia la strategia vincente.
Quindi puntate sulla continuità per costruire il futuro delle due testate?
Sfruttando la forza di Grazia e ICON, stiamo ragionando su possibili brand extension. Grazia, che nel 2023 compie 85 anni, ha un heritage immenso e, soprattutto, ha fatto e ha dato tanto nel mondo della moda portando il Made in Italy nel mondo. Allo stesso tempo vorremmo allargarci alle altre eccellenze del Made in Italy: per questo stiamo studiando un progetto nel mondo del Food, un concept inedito che non vuole essere un ricettario. Inoltre, guardiamo con interesse al mondo del Design e a una possibile espansione internazionale per ICON, in particolare nel Middle East che è un mercato interessante anche per il mondo maschile.
Dato che la carta stampata è da anni in crisi, pensate a una release solo digitale per i prodotti acquisiti?
Come ho già sottolineato, ci sarà un forte sviluppo sul digitale ma questo non significa che la carta stampata venga dimenticata, anzi, perché per questi due brand ha un ruolo imprescindibile per il posizionamento e per la qualità dei contenuti. E devo aggiungere che la raccolta pubblicitaria ci sta dando grandi soddisfazioni sul print: il numero speciale uscito lo scorso 9 marzo per l’International Women’s Day, intitolato “La Forza delle Emozioni”, ha registrato oltre 100 pagine pubblicitarie. Per noi questo è un risultato straordinario perché è la dimostrazione che la carta stampata mantiene un ruolo importante ed è ancora molto richiesta dalle aziende.
L’editoria sta percorrendo sempre di più la strada degli eventi tematici brandizzati: pensate a qualcosa del genere per Grazia e ICON?
Stiamo pensando a uno sviluppo su format di eventi che possano diventare dei must o dei concept interessanti anche a livello internazionale. Il nostro obiettivo è sempre quello di guardare oltre. Siamo head quarter per Grazia nelle sue tante edizioni globali e possiamo offrire qualcosa di unico che abbia anche una rilevanza oltre confine: non ci dispiacerebbe creare qualcosa sotto il cappello del Beauty che possa diventare un punto di riferimento in altri Paesi.
Quali novità porterete dalla Francia? Lancerete in Italia prodotti della casa madre?
In questa prima fase vogliamo concentrarci sul percorso opposto, cioè sul mantenimento della forza di questi due brand: in Francia Grazia è già presente in ambito digitale e stiamo ragionando sul lancio anche di ICON, che potrebbe essere un prodotto interessante in quel mercato. E guardiamo, soprattutto, all’espansione internazionale dei due brand: recentemente abbiamo lanciato le due nuove edizioni Grazia Singapore, con l’evento ufficiale che si è tenuto il 14 marzo, e Grazia Malesia: sono hub importanti nel Sud-Est Asiatico, area che ci piacerebbe sviluppare ulteriormente nel futuro.
Che supporto date ad aziende e brand che decidono di investire con voi?
Abbiamo a disposizione un patrimonio di decenni operando sia sul mercato italiano sia su quello internazionale e abbiamo la capacità di produrre dei contenuti di altissima qualità, grazie a un network privilegiato di fotografi, stylist e giornalisti. Con Reworld Media possiamo offrire servizi digitali e tecnologia ai clienti italiani. Siamo a disposizione delle aziende per offrire le nostre competenze sia da un punto di vista di produzione di contenuti sia da un punto di vista di servizi digitali per implementazione dei siti, raccolta dei lead, podcast e retail media.
Dulcis in fundo: c’è in corso una “campagna acquisti” su altre testate?
No, ma se dovessero sorgere delle opportunità le valuteremo con interesse e attenzione.