L’IA a supporto del Retail business: IBM lancia in Italia watsonx il 14 settembre
Il Retail è un’area ricettiva per l’utilizzo della tecnologia perché ha reagito in maniera molto veloce al cambio dei consumatori e si è adattata con un utilizzo e un’applicazione del digitale molto forti. Lo ha dettagliato Luca Altieri, Vice President Marketing & Communication di IBM, nello speech “Nuove tecnologie esponenziali a supporto dell’ingaggio del consumatore” presentato a Linkontro 2023, l’evento per la community del Largo Consumo che si è tenuto dal 18 al 21 maggio al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (CA).
«Da un lato ho voluto condividere dove stia andando il cliente oggi e dall’altra quali opportunità abbiano le aziende per andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori grazie alla tecnologia – ha dettagliato Altieri a Touchpoint Today -. Oggi l’utilizzo del digitale ha impattato su tutti – individui, consumatori e uomini di business – e si è creato un “disequilibrio informativo”. In passato chi deteneva il potere e l’informazione era il Retail, mentre il consumatore era costretto a girare tra i vari negozi per capire le caratteristiche del prodotto, i prezzi, la qualità, gli stock. La tecnologia ha reso accessibile una enorme quantità di dati in maniera immediata e quindi chi detiene l’informazione oggi è il cliente. Chi va in fisicamente in un negozio possiede già tutte le informazioni e quindi si aspetta di vivere un’esperienza non più informativa ma di valore».
In che modo IBM sta rispondendo a questo nuovo scenario?
Proprio di recente abbiamo presentato nel nostro evento mondiale Think tenutosi a Orlando qualche settimana fa la nostra piattaforma AI for Business a supporto delle aziende, per aiutarle ad adottare e scalare velocemente all’interno della azienda soluzioni di AI: aiutandole a recuperare i dati fondamentali che servono a gestirli per trarne informazioni utili, governando questa macchina in modo che sia sempre più affidabile e non abbia dei bias cognitivi. Uno dei principali problemi oggi è che si lavora “a macchia di leopardo”: magari si utilizza l’IA in un processo poi si passa a un altro senza integrarli. Con il nostro sistema è possibile scalare dal back end al front end in uno store e poi scalare in più store. Inoltre, i nostri consulenti affiancano gli staff aziendali qualora non ci siano le competenze interne. La nuova piattaforma, presentata a Orlando, sarà oggetto di condivisione nelle prossime settimane e mesi attraverso le nostre campagne di comunicazione e i nostri eventi, primo fra tutti il nostro Think Italia che si terrà a Milano il 14 settembre presso IBM Studios.
Quali sono le principali criticità del mercato italiano?
Sono dovute principalmente a competenze e cultura perché la tecnologia c’è ed è un falso mito che sia accessibile solo alle grandi imprese avendo quasi tutto in cloud nel momento in cui tu paghi quello che utilizzi. Si tratta di capire da un punto di vista di mindset se, oltre ai siti online e all’e-commerce, siamo pronti a utilizzarla a 360° quindi anche per la gestione del magazzino o per la dinamicità dei prezzi che cambia a seconda di come sta andando il mercato, o semplicemente per sapere in tempo reale quantità di prodotti che escono dallo scaffale e nuovi prodotti da inserire in automatico. Il livello di digitalizzazione misurato dal DESI – Digital Economy and Society Index, parametro all’interno dell’UE, ci colloca tra gli ultimi 6 Paesi. Non siamo ancora riusciti a creare un unico sistema valoriale in cui aziende, istituzioni e struttura educativa collaborino per capire cosa serva alle aziende oggi. Nei giorni de Linkontro abbiamo sentito parlare tanto di ecosistema e del fatto che bisogna lavorare insieme per “andare oltre”.
Ma è possibile in Italia fare sistema, è una annosa questione irrisolta…
È un’annosa questione ma non irrisolta. Io vedo sempre più esempi in cui le aziende collaborano su obiettivi specifici. IBM ha sempre avuto tanti competitor nell’Information Technology o nel mondo della consulenza, ma ormai lavoriamo in un’ottica di coopetition, creando un nuovo lessico in aree specifiche e valoriali come la sustainability ma in altri casi si uniscono le forze per dare più valore al cliente e vendere assieme. Noi partecipiamo con i nostri prodotti a eventi di Amazon Web Services e viceversa. Ci sono aree in cui si capisce che il vero valore al cliente si può dare solo dall’unione. L’innovazione nasce dalla commistione di menti: non siamo più nell’epoca di Steve Jobs e dei geni che hanno creato l’innovazione stando chiusi in un garage. Oggi serve confronto, dibattito, skill e competenze che vengono da settori diversi, quindi è necessario creare una agorà di conversazione. La nostra attuale campagna “Let’s Create”, ossia “Creiamo insieme qualcosa per cambiare tutto” richiama questo elemento fondamentale di Ecosistema: solo insieme – ossia aziende, istituzioni, clienti, partner – riusciamo a essere di valore per l’individuo, il business e la società.
Come comunicherete il lancio?
Attraverso un set di marketing e communication tactics, dai mezzi digital con messaggi di comunicazione ad hoc, tramite inoltre le principali testate con interviste specifiche e poi tramite i nostri eventi come il Think Milano ma anche con eventi più piccoli dedicati a capire e scoprire meglio le offerte di questa piattaforma, capendo il valore dal loro utilizzo concreto. Non da ultimo lavoreremo come sempre fatto a stretto contatto con i nostri Partner radicati sul territorio per essere vicini alle PMI, e attiveremo campagne ed eventi per condividere questo nuovo step con l’obiettivo di facilitare l’adozione dell’IA nelle aziende.