GXI: le imprese abbracciano il futuro, l’infrastruttura digitale diventa su abbonamento
Secondo il Global Interconnection Index (GXI) 2024 realizzato da Equinix, entro il 2026 l’80% dei nuovi investimenti in infrastrutture digitali aziendali sarà gestito attraverso un modello subscription-based. Il GXI 2024 prevede che per soddisfare le crescenti esigenze di tecnologie ad alta densità di dati come l’intelligenza artificiale, il 5G e l’edge computing, i decision maker del campo IT si stanno sempre più allontanando dagli acquisti a lungo termine di apparecchiature fisiche, come server, router e array di storage, a favore di modelli flessibili basati su abbonamento. Questo passaggio da CAPEX a OPEX è iniziato con l’adozione del multicloud, ma ora sta diventando la norma per tutte le infrastrutture fino all’edge, offrendo alle aziende una maggiore agilità nell’architettare la propria infrastruttura ovunque, garantendo al contempo l’accesso alle tecnologie più efficienti.
«I modelli del settore hanno dimostrato che il tradizionale processo di approvvigionamento dell’hardware IT, se non si tratta della propria attività, sta diventando uno svantaggio competitivo – ha dichiarato Steve Madden, Vice President of Digital Transformation & Segmentation di Equinix -. Il ritmo dell’innovazione hardware sta aumentando (soprattutto con le tecnologie GPU), mettendo sotto pressione il rapporto prezzo-prestazioni e l’efficienza dell’infrastruttura. A livello globale, la trasformazione digitale richiede alle aziende di diventare più agili e di adattarsi ai cambiamenti dinamici. I modelli di abbonamento possono offrire un miglioramento continuo e una più facile adozione delle nuove tecnologie già esistenti». Per leggere l’intera ricerca clicca qui
Previsioni e tendenze individuate dalla GXI 2024
L’economia digitale continua a espandersi: Si prevede che la larghezza di banda di interconnessione globale crescerà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 34% su cinque anni, raggiungendo 33.578 terabit al secondo (Tbps) entro il 2026.
· Accelerazione della crescita degli ecosistemi: Le organizzazioni si connettono con il 30% in più di partner commerciali in un numero doppio di località.
· Si prevede che i fornitori di servizi consumeranno il 62% della larghezza di banda di interconnessione. Il volume di aziende che si aggiungono al mix continua ad aumentare, alimentando una crescita significativa entro il 2026. Si prevede che i settori aziendali maturi, come quello bancario e assicurativo, quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio e quello sanitario e delle scienze della vita, cresceranno più rapidamente, mentre il settore pubblico, di dimensioni più ridotte rispetto ad altri settori rappresentati nel GXI, è quello che sta crescendo più rapidamente.
· La prossimità digitale spinge il business nell’edge: L’infrastruttura edge ha registrato il tasso di crescita più elevato e si prevede che si espanderà a un ritmo due volte superiore a quello del core fino al 2026.
· L’Europa, il Medio Oriente e l’Africa rappresentano il 24% delle previsioni di interconnessione globale e si prevede che la regione crescerà con un CAGR del 33% fino al 2026, raggiungendo 7.901 Tbps. Se da una parte i provider di servizi continuano a rappresentare la maggior parte della larghezza di banda di interconnessione della regione, è anche vero che le imprese del settore industriale stanno accelerando il loro tasso di crescita, con un CAGR del 38%.
· Londra continua a essere il principale hub per i servizi finanziari, mentre Francoforte si distingue per la maggiore percentuale di larghezza di banda di interconnessione delle imprese, guidata dal settore manifatturiero.
· Dublino è emersa come l’area metropolitana edge che sta crescendo più rapidamente, con un CAGR previsto del 41%.
· Madrid continua a detenere il primato della larghezza di banda di interconnessione, grazie alla sua prossimità ai punti di attracco dei cavi sottomarini.
· Milano e Stoccolma continuano a restare al passo testa a testa e si contendono il secondo
posto tra i maggiori consumatori di banda di interconnessione edge.
«Nell’attuale contesto dinamico, l’accesso in abbonamento a un ecosistema fiorente è l’unico modo in cui le organizzazioni saranno in grado di costruire e scalare un’infrastruttura digitale in grado di sostenere la trasformazione aziendale derivante da AI, edge e altre tecnologie» sottolinea Elias Khnaser, Chief of research di EK Media Group.
Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix Italia aggiunge: «Le aziende stanno integrando la tecnologia per cambiare radicalmente le operazioni e fornire valore in modo elettronico, spostando i ricavi verso servizi digitali e digitalizzati. In particolare, le collaborazioni e gli scambi commerciali B2B tradizionali si stanno trasformando in ecosistemi e mercati digitali. Ogni settore sta sviluppando le proprie forme di scambio elettronico e le aziende che hanno utilizzato gli ecosistemi per le loro infrastrutture si stanno già abbonando ai servizi, invece di crearne dei propri, componendo dinamicamente le competenze da servizi indipendenti e raggiungendo nuovi livelli di flessibilità. Sfruttando l’aaS per le funzioni di base, le aziende potranno liberare risorse per concentrarsi sulle competenze e sulle capacità che differenziano il business».
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