GreatPixel chiude il 2019 con 1,5 milioni di euro di fatturato (+40%). Obiettivo 2020: 2 milioni
Dieci nuovi clienti, organico ampliato e collaborazioni di prestigio con POLI.design, Iulm e Netcomm. Il CEO Giovanni Pola: «Abbiamo gli skills giusti per soddisfare le esigenze di un mercato complesso»
L’agenzia digitale GreatPixel, fondata e guidata dal CEO Giovanni Pola, chiude il 2019 con un segno decisamente positivo: il fatturato sale sino a raggiungere quota un milione e mezzo di euro, pari a una crescita del 40% rispetto al 2018, un risultato salutato con soddisfazione da Pola e il suo team all’interno della nuova e moderna sede milanese di via Adige 13, ma soprattutto un incremento proporzionale agli sforzi sostenuti dall’agenzia per rafforzare un organico che durante il 2019 si è arricchito di alcune figure chiave tra le quali spiccano Dorian Tireli, nuovo Head of DesignOps e Tommaso Carapelli che continuerà la sua collaborazione in azienda come Head of UX/UI Design.
«Grazie all’ingresso di alcune figure professionali di qualità e competenza, oggi disponiamo di un team di una quindicina di persone per lavorare con efficacia sia sul fronte clienti che su quello interno – spiega Pola – per quanto riguarda quest’ultimo, abbiamo continuato il processo di definizione e di arricchimento della nostra metodologia di lavoro NEKTA[R] (acronimo di Needs, Emotions, Knowledge, Trigger, Action, Reprise) che ci consente di creare un percorso che porta alla iper-rilevanza sfruttando gli strumenti tecnologicamente avanzati delle neuroscienze. Mentre sul fronte dei clienti abbiamo attivato alcune collaborazioni strategiche, come ad esempio, il progetto di ricerca sul retail messo in piedi assieme allo Iulm per portare innovazione soprattutto nell’ambito della ristorazione grazie anche all’apporto di un’azienda storicamente presente nel settore come Gamba Bruno. Inoltre, stiamo continuando a produrre valore per i nostri clienti del mondo delle telco, delle utilities, dei servizi e della moda, clienti che nel frattempo sono cresciuti attraverso l’acquisizione nel corso dell’anno di una decina di nuove aziende tra le quali voglio ricordare Unieuro e Hera, mentre hanno confermato la volontà di continuare a lavorare con noi gruppi importanti come Fastweb, Cerved e Sea Aeroporti».
Durante quest’ultimo anno cosa è cambiato all’interno del mercato per consentire a una azienda come GreatPixel di crescere con tassi così significativi? «Il mercato è sempre più orientato a privilegiare un mix composto da una tecnologia di alto profilo, dall’intelligenza artificiale alla lettura dei dati, e da un lavoro di grande spessore qualitativo – continua Pola – si tratta di un mix di competenze che di solito si trova in grandi aziende e in grandi agenzie, le quali però non sempre sono affiatate all’interno dello stesso team di lavoro. Il mercato ha altresì bisogno di risultati concreti, desidera avere una qualità alta, tempistiche veloci e soprattutto un servizio tailor made perché ogni cliente ha tempi e ritmi differenti e quindi necessita di un servizio su misura. In un simile contesto, una boutique specializzata come GreatPixel sta dimostrando di avere gli skills giusti per soddisfare questo pacchetto di esigenze».
GreatPixel, nata nell’ottobre 2017, l’anno successivo realizza un fatturato di un milione di euro, mentre quest’anno è arrivata alla soglia del milione e mezzo di euro.
«A questo punto l’obiettivo del 2020 – conclude Pola – sarà quello di centrare i due milioni di euro di ricavi. Ma durante l’anno che sta per arrivare, abbiamo anche altri obiettivi legati alla ricerca e alla sperimentazione. Ovvero vogliamo continuare le collaborazioni di prestigio che abbiamo già in essere con associazioni e università al fine di rafforzare la nostra presenza legata al retail, all’e-commerce e al design all’interno della business community. Proseguiremo quindi il lavoro svolto con il POLI.design sia sui corsi di formazione che sulla Experience Design Academy di cui siamo core partner. In quest’ambito, tre anni fa abbiamo lanciato il laboratorio di Experience Matters che nel 2020 si arricchirà di un nuovo percorso – che vedrà in prima linea anche le imprese – dedicato al tema delle esperienze conversazionali, i cui risultati verranno presentati la prossima primavera a Milano all’interno di un convegno dal titolo “Beyond Conversational”. Abbiamo poi iniziato una collaborazione con lo Iulm su un ambito di ricerca dedicato al Retail, inoltre continueremo il percorso con Netcomm, di cui siamo partner ufficiali anche per il Netcomm Award dove saremo impegnati nella verifica dei criteri di qualità su cui saranno assegnati i premi della giuria. In tutti questi ambiti cercheremo di valorizzare le esperienze concrete che abbiamo maturato in questi due anni di vita professionale – dal tema dell’Offering Design, all’utilizzo della nostra metodologia di lavoro NEKTA[R] – per conseguire nuovi clienti soprattutto negli ambiti telco, servizi, utility, moda e retail che poi sono i settori sui quali abbiamo già lavorato con successo nel corso di questo 2019 che sta per andare in soffitta».