Intelligenza Artificiale, un’occasione di crescita per lavoratori e aziende: i risultati del PwC’s Global AI Jobs Barometer
Lavoratori e aziende, non abbiate paura dell'intelligenza artificiale. Come per l'invenzione dell'elettricità e dei motori a combustione interna, la ricompensa per chi saprà utilizzarla al meglio è ottenere maggiore prosperità.
Si può sintetizzare così il messaggio principale contenuto nella ricerca della Pricewaterhousecoopers, la società di consulenza legale e professionale, che nel suo 27 esimo “Global AI Jobs Barometer 2024” ha esaminato oltre mezzo miliardo di annunci di lavoro provenienti da 15 paesi di tutto il mondo.
Già dal 2016, ossia ben prima dell’avvento di ChatGpt, la ricerca evidenzia una crescita di tre volte e mezzo nel numero delle posizioni in cui si richiedono competenze AI, da utilizzare in particolare nel settore delle professioni, della finanza e dell’information technology.
Alle persone che possiedono competenze AI, sottolinea ancora il report, si offrono stipendi più alti, come dimostrano i dati sui salari di Usa, Regno Unito, Canada, Australia e Singapore, ossia i cinque principali mercati del lavoro. Fino al 25% in più è in particolare il premio salariale raggiungibile negli Usa, con punte di ben il 49% in più per gli avvocati.
Le competenze AI, insomma, stanno modificando in maniera significativa l’offerta per i lavoratori intellettuali, anche per chi si occupa di comunicazione.
Per alcune mansioni dei tre settori a maggior impiego di AI, precisa quindi la ricerca, l’obsolescenza è inevitabile, considerando che in questi ambiti il tasso di cambiamento prodotto dalla nuova tecnologia è pari al 25% in più rispetto ai lavori in cui non se ne richiede un uso particolare, come nei trasporti, nel manifatturiero e nelle costruzioni.
Di qui l’appello di Alessandro Caridi, Partner PwC Italia e Digital innovation leader: <<Per prosperare in un’economia globale e un mercato del lavoro trasformati dall’AI le aziende dovranno assicurarsi di investire in un approccio orientato alle competenze. Allo stesso tempo, per le professioni del futuro, i lavoratori dovranno sviluppare nuove skills, non solo tecniche, ma anche trasversali e strategiche>>.
Essenziale sarà pertanto – prosegue Caridi – gestire progettualità complesse, l’abilità di identificare possibili criticità di progetto e proporre multipli approcci alla loro gestione, nonché la capacità di valutare diverse soluzioni possibili di natura tecnologica o meno>>.
In conclusione, per il manager, sempre più importante diventerà <<la capacità di comunicare, per valorizzare i risultati positivi dei progetti gestiti>>, garantendo <<la giusta visibilità del contributo del team di lavoro alle performance aziendali>>.