Nasce Conic, l’innovazione che ribalta il concetto di agenzia a 360°

La nuova sfida di Alberto De Martini, insieme ad altri due business partner, è un aggregatore e coordinatore di strategie e professionalità per garantire ai clienti progetti coerenti

Sarà presentata alla stampa il prossimo 15 gennaio Conic, la nuova sfida professionale lanciata da Alberto De Martini, per 15 anni ai vertici, anche come CEO, di Red Cell, sigla creativa di WPP.

Un’agenzia che intende differenziarsi nel mercato, partendo dalla scelta nome, che «vuole far fare un passo in avanti alla classica e ormai obsoleta definizione di agenzia a 360°, passando da un cerchio a un cono – ha anticipato De Martini, contattato da Touchpoint Today -: il cerchio è uno spazio piatto che contiene persone che seguono tante discipline diverse, ma che non sempre è garanzia di una squadra coordinata da un’idea strategica di marca. Nel cono c’è la possibilità di aggregare e di organizzare delle competenze per creare un disegno coerente rispetto alla narrazione del brand. Noi ci mettiamo in una posizione di elaborazione strategica e di coordinamento che sta al di sopra delle esecuzioni, oltre il cerchio».

La società, che è già operativa da qualche settimana conta, oltre a De Martini, due altri business partner, i cui nomi saranno svelati durante la presentazione ufficiale. «Sono figure valide e calibrate con la mia esperienza, posso solo dire che al vertice copriremo tre generazioni – ha proseguito De Martini -. In totale ora in agenzia siamo 5 persone e saremo una ventina a fine gennaio. Siamo partiti a pieno ritmo e stiamo già lavorando su alcuni clienti».

Alberto De Martini

Questo progetto non nasce per caso, ma cerca di essere una risposta alle esigenze di un mercato in continua trasformazione. «L’idea del cono è conseguente alla frequentazione decennale dei clienti e alla sensibilità del mercato che non ci manca – ha dichiarato De Martini -. I due punti alla base del nostro modello sono: in primo luogo il lavoro strategico di elaborazione dati, la capacità di creare connection plan e brand experience su basi 100% data driven e la sensibilità creativa per coordinare l’esecuzione; in secondo luogo la scelta di non avere internamente delle verticalità professionali, ma di andare a prendere sul mercato le migliori eccellenze volta per volta, a seconda del progetto. Le verticalità sono tante e continuano a crescere, quindi è necessario un aggiornamento continuo rispetto alle nuove professionalità che nascono. Lato clienti, le richieste sono di un presidio strategico più forte e questo è difficile da gestire con strutture più rigide, dove a volte si generano conflitti di interessi e si vende al cliente quello che si ha in casa e non quello che gli serve: mi riferisco a talenti che non sempre hanno le skills più aggiornate per il tipo di esigenza di cui un progetto necessita in un determinato momento. Questo è un limite che vorremmo superare».

La ricetta è quella di essere flessibili, forti strategicamente, aperti al mercato e capaci di stare al passo con la velocità. «Io guardo avanti. Innovare è sempre stata la mia passione, ma non fine a se stessa, perché i bisogni dei clienti cambiano velocemente e quindi bisogna rinnovare continuamente la propria offerta. Con il nuovo modello di Conic il passato non mi mancherà, perché mi piace il presente e ancora di più il futuro», ha concluso De Martini. 

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