“Let’s Blend – 130 years forward”: arriva il nuovo Calendario Lavazza con Armando Testa

Scatti di Omar Victor Diop

Proseguendo organicamente il percorso intrapreso con le ultime due edizioni del Calendario, incentrate sui temi della collaborazione e dell’inclusione, Lavazza sceglie per il 2025 il “blend” come concetto portante della riflessione estetica da cui sono nati gli scatti del nuovo Calendario, realizzato sotto la direzione creativa dell’agenzia Armando Testa.

Come racconta Francesca Lavazza, Board Member del Gruppo Lavazza: «Con questo progetto vogliamo ribadire da un lato l’importanza dell’arte della miscela come fonte di ispirazione fin dal 1895. Dall’altro vogliamo sottolineare il contributo delle persone che, insieme, hanno partecipato alla crescita e al successo e costruiscono, ogni giorno, il futuro del Gruppo. “Let’s Blend – 130 years forward” è un Calendario corale, che ci accompagna verso il 2025».

Per celebrare l’anniversario, Lavazza sceglie di raccontare il presente e, soprattutto, rivolgere lo sguardo verso il futuro affidando le immagini del Calendario a un talento di nuova generazione, Omar Victor Diop. Artista franco-senegalese di spiccata eleganza formale, Diop compone un unico scatto corale nel quale i gioiosi cromatismi che restituiscono la vibrazione visiva della sua cultura d’origine si uniscono a una sapiente composizione che rimanda alla grande tradizione della pittura rinascimentale, dando vita a quattro tableaux vivant che celebrano l’idea dell’incontro e della commistione, declinandola attraverso altrettanti concetti chiave. Fil rouge che unisce le quattro stagioni, dominate dai toni dell’azzurro, del rosa, del verde e dell’ocra, il bancone, che simboleggia il luogo d’incontro di una pluralità di culture e di esperienze, accomunate dal piacere del caffè. A popolare gli scatti, che compongono una sinfonia delle quattro stagioni, sono stati invitati 36 protagonisti del mondo Lavazza che incarnano alcuni momenti salienti della storia del Gruppo.

Ogni trittico vede al centro un “talent”, una personalità di spicco legata al mondo Lavazza, attorno alla quale sono disposti i protagonisti scelti per il racconto che condurrà alla celebrazione dei centotrenta anni dalla nascita dell’Azienda. Le immagini che compongono i dodici mesi del Calendario possiedono un carattere narrativo e si dispiegano come un singolo piano sequenza che racconta tante microstorie differenti, le molecole che compongono una storia collettiva più grande.

Jannik Sinner, Massimiliano Caiazzo, Whoopi Goldberg, Tullio Solenghi, Big Mama, Omar Victor Diop, Sara Gama e Omar Hassan sono presenti insieme agli Ambassador Daniela Fatarella di Save the Children e al designer Cino Zucchi, così come agli Chef Norbert Niederkofler, Federico Zanasi e Chiara Pavan.

A questi nomi celebri sono accostate le persone di Lavazza, professionisti quali coffee specialist, baristi, trainer e persino Luigi, il simpatico robottino della Global Campaign Pleasure Makes us Human, che rappresenta il lato più futuristico ma anche ricco di sentimenti del Brand.

Nei trittici, dove sono allestiti oggetti sapientemente scelti, dal significato preciso, come indizi in una divertente caccia al tesoro, vengono declinati i concetti di Blending Times, per unire personalità di generazioni diverse, Blending Roots, attraverso il quale ogni protagonista porta la propria differente origine in dote, Blending Cultures, quale mixology di tradizioni e culture eterogenee e, infine, Blending Minds, dove si mescolano attitudini, competenze e professionalità complementari. Persone che operano in campi diversi e che trovano espressione nell’arte, nello sport, nella cultura, nell’impresa, nella gastronomia e nell’innovazione, settori in cui anche

 Blending rappresenta perciò «una sorta di parola fondativa nel dizionario Lavazza – indica Michele Mariani, direttore creativo esecutivo del Gruppo Armando Testa -. Ci è sembrato importante e interessante sottolineare questo concetto. 

Parlare di blending oggi, in un momento in cui il mondo appare un po’ più ostico, un po’ più arido, spesso chiuso alle differenze, significa sottolineare un valore rilevante. Quindi l’invito a collaborare, condividere, coesistere, oggi più che un desiderio, è una necessità». 

Raccogliendo il testimone del Calendario 2024 More than Us, firmato dai fotografi africani Thandiwe Muriu, Daniel Obasi e Aart Verrips, con il suo lavoro Omar Victor Diop testimonia la centralità dell’Africa quale continente d’innovazione, realtà non più emergente ma a pieno titolo insieme di paesi e culture in pieno fermento. 

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