WPP Italia, chiusura 2024 “meglio del mercato” oltre il 6%
Simona Maggini: «La trasformazione di VML ci ha dato ragione: abbiamo già raggiunto l’obiettivo di new business per il 2025». Massimo Beduschi: «Ottime performance dal media alla creatività, dalle PR alla produzione»
WPP Italia chiude il 2024 con una crescita in linea, anzi superiore al mercato (stima UNA, +5,8%), oltre il 6%.
«Nel complesso è stato un anno positivo per il nostro Paese – ha commentato a margine del 13° Forum WPP | TEH Ambrosetti Massimo Beduschi, Italy Chairman di WPP -. In WPP abbiamo segnato un record di news business, tutte le discipline della comunicazione hanno performato bene dal media alla creatività, dalle PR alla produzione. Abbiamo difeso la maggior parte dei clienti, abbiamo vinto Amazon (un business che vale 70 milioni in Italia sui 2 miliardi globali nelle casse di WPP, ndr), e perso Costa Crociere ma il saldo rimane positivo. Il 2025 presenta un dato oggettivo: l’assenza di eventi sportivi. Una tematica altrettanto grande da affrontare è la crisi dell’Automotive che sta facendo un meno a doppia cifra e che mette qualche nube sul prossimo anno. Nella prima parte del 2024, grazie agli incentivi fiscali, il comparto aveva fatto da traino agli investimenti e speriamo che la politica degli incentivi venga attuata anche l’anno prossimo ma nella nuova Finanziaria non si sono visti. Un fattore positivo e trainante è il boom del Turismo, che vale il 15% del PIL, con un aumento dei prezzi che però, vista la presenza degli stranieri, porta valuta nelle casse e spero si mantenga il trend in crescita. Dovrebbe continuare a reggere anche il mondo della Cura persona e Cura casa. Secondo i dati già comunicati dal Media Hub di UNA la stima per il 2025 è di una crescita dell’1,5%-2%, cifra che è una sensazione dal momento che non abbiamo grande visibilità nemmeno sul mese di dicembre dove il Black Friday a livello di investimenti è andato meno bene che nel 2023. Non vediamo, comunque, grande discontinuità né in positivo né in negativo per l’anno prossimo. Un altro asset sarà il Retail Media, che stiamo presidiando con investimenti, pur scontando un gap con i mercati anglosassoni dove è già molto diffuso. Sull’elezione di Trump non sono negativo: lui è un imprenditore e ci saranno più opportunità per l’economia, dazi a parte, che problemi, sono più incerto sul discorso interno per il debito e la capacità di spesa», ha proseguito Beduschi che ha concluso con un suo pensiero sul 13° Forum, che «come deve, ha fatto anche quest’anno delle fotografie sulla situazione attuale sia a livello Italia sia Europa sia mondo. Ne è uscito un quadro per certi versi preoccupante perché è la situazione internazionale a essere complicata, ma si è parlato di temi importanti dalla sostenibilità sociale all’aspetto della formazione e delle competenze per il capitale umano fino all’ultima frontiera dell’IA. La tecnologia deve essere a servizio dell’uomo e non viceversa. Restano alcuni problemi, come ha evidenziato Valerio De Molli, sulle difficoltà che hanno i giovani ad avere salari più alti e a trovare interessante il Sistema Paese, le donne a entrare di più nel mondo del lavoro e ad avere una parità salariale, le famiglie a fare più figli».
Anche per Simona Maggini, Italy Country Manager di WPP e Group CEO di VML Italy, i risultati del gruppo nel 2024 «sono stati sopra le aspettative. Sottolineo la performance di alcune realtà che si sono distinte: Ogilvy per la continuità di risultati, Hogarth che sta crescendo, Axicom che si è rivelata una “gemma” delle PR in ambito Fintech. E non da ultimo la trasformazione di VML, una sfida che ci ha dato ragione con un risultato a fine anno di molto superiore ai 30 milioni e con il raggiungimento dell’obiettivo di new business per il 2025 già ora, grazie anche al contributo del settore Health che continueremo a implementare. Abbiamo recentemente acquisito in Italia un grande budget su un’azienda che si occupa di mobility ancora top secret e a livello internazionale è stata lanciata recentemente una nuova unit di VML su sport entertainment. L’assetto di WPP è quindi sedimentato, sul modello di GroupM è in corso una semplificazione per offrire servizi al mercato sempre più flessibili e veloci. Nel 2025 non sono previste ulteriori fusioni o acquisizioni ma siamo sempre molto attenti a quello che succede nel mercato».
Sarà costante l’attenzione anche sull’IA e sull’annosa questione delle gare. «Sull’IA faremo investimenti per trasformarla in un superpotere in mano alle agenzie. Le gare devono essere una esplorazione per le aziende e un learning per le agenzie, ma non è così perché manca trasparenza e i costi sono troppo alti: serve responsabilità lungo tutta la filiera per risolvere il problema», ha concluso la Country Manager di WPP.