Nestlé Italia: un “capitale” da 3,6 miliardi di euro per il Sistema Paese
Radicamento sul territorio e sostenibilità. Mette i valori al centro del suo discorso Marco Travaglia, nuovo Presidente e Amministratore Delegato Italia e Malta del Gruppo Nestlé, che ieri a Milano ha presentato alla stampa i risultati di uno studio realizzato per misurare il ruolo dell’azienda nel nostro Paese.
«Ogni azienda – ha commentato il manager, in carica da pochi mesi – crea un valore molto superiore al suo solo fatturato. Sono orgoglioso dei numeri che abbiamo sviluppato in Italia e di mostrare che la fiducia nelle imprese ripaga in crescita e sviluppo».
Secondo la ricerca, realizzata in collaborazione con la società specializzata Althesys, nel 2018, Nestlé ha prodotto nella Penisola un valore condiviso di 3.649 milioni di euro, pari allo 0,2% del PIL, a dimostrazione che, nonostante il contesto sfidante, l’azienda contribuisce ad accelerare la spirale positiva della crescita sostenibile.
Il volume d’affari calcolato sulla filiera è pari a 7,5 miliardi di euro, di cui 2,2 generati direttamente dal Gruppo. In estrema sintesi, 1 euro di valore prodotto dal Gruppo Nestlé in Italia genera 4,5 euro sull’intera filiera.
Le ricadute dirette del Gruppo svizzero nel nostro Paese sono stimate in 797 milioni di euro, quelle indirette 1.771 milioni di euro, mentre quelle indotte 1.081 milioni di euro. Un risultato importante confermato anche dagli oltre 200 milioni di euro di investimenti in innovazione, formazione, efficienza e ambiente che Nestlé ha fatto nel nostro Paese nel triennio 2017-2019.
«Un investimento in innovazione che confermiamo anche per il prossimo triennio, stanziando 50 milioni di euro l’anno», ha sottolineato Travaglia.
Il manager ha messo in evidenza come il 74% dei fornitori di Nestlé sia italiano. Parliamo di un valore condiviso creato nel 2018 da questi fornitori stimato in 378,5 milioni di euro. L’AD ha voluto ribadire come l’Italia ricopra un ruolo centrale nelle strategie commerciali del Gruppo ricordando i risultati concreti degli investimenti condotti nel nostro Paese: dalla creazione del Global IT Hub di Assago con 150 nuove assunzioni, all’Hub del cioccolato di Perugia, fino a quello della pizza surgelata di Benevento.
«Sono tre i punti chiave della nostra strategia: crescita sostenibile nel business, corporate citizenship e centralità della persona», ha aggiunto Travaglia, ricordando l’impegno dell’azienda nello sviluppo di pack 100% riciclabili, o riutilizzabili, e sul fronte delle emissioni (obiettivo portarle a zero entro il 2050).
Il manager ha poi ricordato l’importanza della comunicazione per Nestlé: «Le persone non scelgono i brand solo sulla base della qualità dei prodotti, le scelte si attivano attraverso la capacità di raccontare cosa c’è dietro un’azienda. In questo senso le fabbriche un asset di comunicazione straordinario. Trasparenza e reputazione sono oggi fattori abilitanti della crescita».
E ha proseguito: «Nelle nostre campagne dobbiamo puntare sempre di più sullo storytelling, perché è essenziale umanizzare una multinazionale che nell’immaginario collettivo non ha un volto».
E i prodotti da “narrare” non mancano: parliamo di eccellenze da esportazione come Perugina, S.Pellegrino, Buitoni, brand che nel mondo significano Italia. «Tutti marchi che saranno sostenuti da importanti attività di comunicazione», ha spiegato a margine della conferenza stampa Manuela Kron, Head of Corporate Affairs & marketing Consumer Communication di Nestlé. Nesté collabora con global agency bilanciate con agenzie locali.
Fra i partner creativi ricordiamo Publicis, Wunderman Thompson e McCann. Per il media, invece, nel nostro Paese ha da poco scelto dentsuX.