Realize Point – Pagamenti digitali: cosa accadrà nel 2020?
Nel 2019 la crescita era stata sostenuta. Ma l’emergenza Covid-19 e la conseguente crisi economica hanno sparigliato le carte. E se è possibile prevedere una crescita in termini relativi, più difficile capire quella in termini assoluti
La forte sensazione è che nel 2020 i pagamenti digitali cresceranno in termini relativi. Ma è difficile dire oggi quanto e se cresceranno in termini assoluti. Ne parlano Ivano Asaro e Valeria Portale, responsabili dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano su Realize, il magazine del gruppo Agos.
Difficile, sostengono, dire oggi se saranno confermati o meno i numeri rilevati in Italia a fine 2019:
• 2,17 milioni di Pos installati (rispetto ai 2,08 milioni del 2018);
• 270 miliardi di euro di transazioni eseguite con carte di credito (+11% in un anno con crescita delle transazioni pro capite e riduzione degli importi);
• 63 miliardi di pagamenti effettuati con tecnologia contactless (cresciuta del 67% in numero di transazioni);
• 12 miliardi di acquisti online attraverso il Mobile;
• oltre 3,1 miliardi di pagamenti effettuati attraverso smartphone e strumenti wearable come gli smartwatch.
Se infatti l’epidemia da coronavirus ha incrementato l’uso dei pagamenti con carta, bancomat e smartphone anche attraverso app dedicate, è pur vero che la crisi economica che sta emergendo nella sua potenza rischia di ridurre il livello di spesa delle famiglie e dunque anche l’ammontare di pagamenti registrati sui canali digitali.
A mettere le mani avanti è stata la stessa Visa che ha dichiarato come negli Stati Uniti, nel mese di marzo del 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 ha registrato una riduzione di transazioni con le carte di credito del 7% in numero e del 19% in valore e ha stimato nel trimestre ricavi in crescita ma del 2,5%/3,5% in meno rispetto a quanto annunciato a dicembre. E non è la sola.
Secondo il Financial Times anche Mastercard ha comunicato già a fine febbraio di stimare una crescita dei ricavi nel primo trimestre dell’anno in calo di 2/3 punti percentuali rispetto alle stime di gennaio. Dunque, fare stime oggi sul futuro di questo mercato è difficile. Ma non impossibile.
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Realize – Uno sguardo sul mondo dei consumi e dei consumatori in collaborazione con il magazine del gruppo Agos