Mediaset non accoglie l’intimazione di Vivendi di convocare l’assemblea straordinaria degli azionisti
Non accolta l'intimazione formulata da Vivendi di convocare l'assemblea straordinaria degli azionisti. Accolta con riserva la richiesta di Vivendi di iscrizione nell'elenco per il voto maggiorato
Il Consiglio di amministrazione di Mediaset, riunitosi oggi sotto la presidenza di Fedele
Confalonieri, ha esaminato il contenuto della comunicazione ricevuta lo scorso 2 luglio da
Vivendi S.A. (“Vivendi”) – quale detentore di n. 113.533.301 azioni Mediaset pari al
9,61% del capitale sociale – con cui la stessa ha:
(i) intimato di convocare senza ritardo una nuova assembla straordinaria al fine di
revocare le deliberazioni assunte dall’assemblea straordinaria del 18 aprile 2019
(modifica dell’art. 7 dello statuto sociale) che, a suo dire, sarebbero invalide per aver
illegittimamente escluso Vivendi dall’esercizio del diritto di voto, e
(ii) richiesto l’iscrizione nell’elenco speciale ex art. 127-quinquies del D. Lgs. n. 58/1998
di tutte le 113.533.301 azioni di cui la stessa è detentore e non intestate
fiduciariamente a Simon Fiduciaria S.p.A., pari, come detto, al 9,61% del capitale
sociale di Mediaset.
Con riferimento all’intimazione formulata da Vivendi di convocare una nuova assemblea, il
Consiglio ha deliberato all’unanimità di non darvi seguito. Il Consiglio ha ritenuto che non
possa configurarsi in capo allo stesso un obbligo di provvedere alla convocazione,
essendo l’intimazione priva dei requisiti formali previsti dall’art. 2367 cod. civ. e dall’art.
125 ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Alla carenza di questi requisiti, si aggiunge
che l’intimazione riguarda una decisione su cui l’assemblea dei soci si è già pronunciata e
che la stessa si pone in contrasto con il rimedio specifico che l’ordinamento offre nei
confronti di una delibera ritenuta invalida, ossia la sua impugnazione. Impugnazione che,
come noto, Vivendi ha già proposto con atto di citazione notificato il 2 luglio 2019 a
Mediaset, Fininvest S.p.A. e Simon Fiduciaria S.p.A.
Il Consiglio di amministrazione ha poi esaminato la richiesta di Vivendi di iscrizione
nell’elenco speciale ex art. 127-quinquies del D. Lgs. n. 58/1998 di tutte le 113.533.301
azioni detenute dalla stessa e non intestate fiduciariamente a Simon Fiduciaria S.p.A.
Il Consiglio ha, tra l’altro, preso atto che la richiesta è stata preceduta da una domanda di
accertamento del relativo diritto proposta giudizialmente dalla stessa Vivendi sempre con
l’atto di citazione notificato il 2 luglio 2019.
Ha quindi deliberato all’unanimità, di accogliere la richiesta di Vivendi, precisando:
(i) che l’iscrizione avviene con riserva pendente domanda di accertamento promossa dalla stessa Vivendi, e (ii) che, in caso di accertamento positivo da parte dell’Autorità giudiziaria, l’efficacia dell’iscrizione decorrerà dalla data odierna.
Quanto precede è stato comunicato a Vivendi a valle della riunione del Consiglio di
amministrazione.