Natì, quando l’innovazione non è solo “estetica”
Nel settore dei prodotti per l’estetica professionale, c’è un’azienda brianzola che sta conquistando fette di mercato importanti, con una crescita del fatturato del 30%: Natì, fondata nel 2003 da Stefano Brioschi, imprenditore con alle spalle diverse esperienze nel comparto, formula, produce e distribuisce in Italia una gamma di circa 230 prodotti. I suoi clienti sono i centri estetici di medio e alto livello e le spa, dislocati in diverse regioni.
Angelica Maran, responsabile comunicazione ed estero, spiega a Touchpoint Today: «La grande innovazione di Natì è l’Acqua BioTecnologica®: la nostra pelle è fatta di acqua al 99% e i cosmetici lo sono minimo al 60%. Il nostro punto di partenza quindi è stato: perché concentrarsi su altro? Siamo ripartiti dal ruolo dell’acqua nel cosmetico».
Se da un punto di vista chimico l’acqua di cui è fatta la nostra pelle è H20 come quella del rubinetto, dal punto di vista molecolare ci sono delle differenze: le molecole della pelle hanno una struttura geometrica diversa, definita “coerente”. L’idea è stata quella di creare dei cosmetici con un’acqua “sosia” di quella della pelle dal punto di vista molecolare, che quindi a contatto con l’epidermide non lavori a livello chimico ma a livello elettromagnetico.
«Qualsiasi reazione chimica, anche con il principio attivo più naturale, produce delle tossine – sottolinea Maran -; in questo caso non c’è un principio attivo, quindi il prodotto è esente da reazioni chimiche e produzione di radicali liberi».
Con l’Acqua BioTecnologica® vengono realizzati i 230 prodotti viso e corpo, rivolti alle estetiste. «Nel 2015 è avvenuta una grande svolta – prosegue Maran – perché abbiamo lanciato ABT1.0, un prodotto rivolto al consumatore finale, venduto sempre all’interno dello stesso canale. ABT1.0 rappresenta oggi circa un terzo del nostro fatturato, ha davvero rivoluzionato il mercato».
Nonostante la crescita, Natì prosegue nella strategia di vendita in canali super selezionati: «I nostri prodotti non si possono acquistare nemmeno online, ma solo nei centri estetici monomarca. Per questo motivo, la figura dell’estetista è per noi di primaria importanza e dedichiamo alla formazione una consistente fetta del nostro budget. I percorsi di formazione che proponiamo sono articolati in due incontri con Stefano Brioschi che illustra le caratteristiche dei prodotti e il loro potenziale sul mercato, quattro incontri con Erreduedidue e infine un percorso formativo chiamato “Naturoestetica” con la naturopata Monica Terenghi, moglie e socia del fondatore».
Proprio lo scorso weekend si è svolto uno di questi appuntamenti, che ha visto anche la partecipazione dell’attrice Lella Costa, che ha parlato di leadership al femminile. Al termine di questo percorso, le estetiste sono delle vere e proprie “specialiste”.
Un centinaio di esse in tutta Italia fanno parte da circa due anni del programma Movimento ABT1.0, per condividere obiettivi professionali e competenze. Il budget di comunicazione viene poi prevalentemente investito in pagine stampa su riviste trade e in materiali per i centri estetici.
«Abbiamo un dipartimento grafico interno che si occupa della comunicazione – aggiunge la manager -, ma considerando la crescita dell’azienda non è esclusa la possibilità di rivolgerci a partner esterni per le attività digital e pubblicitarie».
Nel frattempo l’azienda pensa a ulteriori possibilità di crescita. «Abbiamo dei piani di sviluppo per il mercato estero anche se per ora siamo prevalentemente concentrati sull’Italia.
C’è inoltre un’idea – conclude Maran – su cui però stiamo ancora valutando le possibili potenzialità, di aprire dei veri e propri franchising per la vendita diretta dei prodotti attraverso un modello distributivo innovativo».